Vista la posizione assunta dalla diretta interessata e dall’amministrazione tutta, volta a minimizzare il fatto, quale insignificante marachella privata, ci sembra opportuno fare alcune precisazioni in merito all’abuso edilizio che vede coinvolto l’assessore alla gentilezza:
1) La tettoia in questione non è innanzitutto un manufatto artigianale o un piccolo rifugio per attrezzi realizzato con materiali di fortuna, ma, come si può vedere nelle foto pubblicate dalla pagina “gli onesti sono di più” si tratta di una tettoia con tanto di travi, tegole e grondaia, che supera la cinta muraria e sconfina nella proprietà del vicino.
2) L’abuso è già stato accertato e non è dunque presunto. Per chi vorrà leggersi la normativa di riferimento (art. 31 DL 380/2001) scoprirà che per abuso si intende la realizzazione di un’opera in assenza o in difformità del permesso di costruire. Una volta accertato questo dall’ufficio tecnico o dalla polizia locale, gli atti sono trasmessi alla procura per valutare eventuali responsabilità penali, ma di fatto l’abuso è già stato consumato.
3) L’abbattimento o la rimozione operate dall’Assessore non è un atto di gentilezza o pentimento, ma atto necessario, previsto dalla procedura, probabilmente intimato dall’ufficio che altrimenti (sempre a norma del succitato articolo) dovrebbe procedere l’abbattimento decorsi 90 giorni dall’intimazione.
4) Dire che il fatto è meramente privato è molto forzato ed irrispettoso del ruolo ricoperto (tanto più se fosse stato commesso nel mandato). Un assessore non dovrebbe forse dare il buon esempio anche in privato?
5) Noi non ce l’abbiamo con l’Assessore Derisi a cui, tutto sommato, va anche la nostra simpatia, ma siccome questa amministrazione ha costruito le sue fortune attorno a un concetto di legalità assoluto, che non ammette deroghe o perdono, crediamo vi debba essere coerenza.
Nelle passate vicende giudiziarie che hanno interessato il nostro territorio, l’attuale amministrazione non è andata per il sottile, insultando e infangando, non solo gli indagati o i colpevoli, ma annoverando tra i malvagi, degni di pubblica infamia, parenti, amici, conoscenti o semplicemente simpatizzanti. Facendo dunque di tutta l’erba un fascio e dividendo il mondo in onesti (loro) ed in colpevoli, magari semplicemente non ancora scoperti (tutti gli altri). Ora dovrebbero dimostrare lo stesso furore legalista e condannare chi ha commesso un abuso edilizio, altrimenti siamo di fronte ad una palese ipocrisia e doppiopesismo. Siccome il nostro invito a fare un passo indietro non è stato raccolto presenteremo una mozione di sfiducia verso l’assessore in vista del prossimo Consiglio Comunale. Così che la maggioranza esca dall’ambiguità e venga presa una posizione ufficiale rispetto alla vicenda.
Il gruppo consigliare
Centrodestra per Lonate
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