Luca Castiglioni: la verità sull’Aias dopo i soldi sottratti ai disabili

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BUSTO ARSIZIO –  “Nessun intento polemico, ma soltanto il desiderio di ristabilire un minimo di verità”. Luca Castiglioni (foto), già vice presidente dell’Aias, la Onlus di via Alba che assiste bambini disabili, si è preso un po’ di tempo poi, all’indomani della nota del nuovo consiglio direttivo dell’ente che, addirittura, minacciava querele nei confronti di eventuali censori, esce allo scoperto. Presa di posizione che, avverte Castiglioni, è a nome e per conto degli altri ex consiglieri (“sedicenti ex consiglieri” per gli attuali vertici dell’Aias) esclusi dal cda con le elezioni di aprile. Dunque, piena assunzione di responsabilità. Nessuna fuga davanti a fatti che hanno messo a repentaglio il buon nome della Onlus. Uno su tutti: gli ammanchi di cassa (più di 100mila euro) addebitati al precedente direttore generale, fatto che, appunto, ha scatenato la bagarre.

L’improvvida intervista

Fatto tenuto sottotraccia per diversi mesi, finché  non è diventato, com’era ipotizzabile diventasse, di dominio pubblico. “Improvvida e deleteria per l’Aias è stata, questa sì, l’intervista rilasciata dal presidente Bruno  Ceccuzzi alla Prealpina sugli episodi contestati all’ex direttore. Avesse evitato certe dichiarazioni non saremmo a questo punto” sottolinea Castiglioni ponendo indirettamente l’accento sulle paventate conseguenze giudiziarie per chi descrivesse scenari gestionali negativi in via Alba.

castiglioni ammanchi aiasLa mancanza di informazioni

Poi ancora: “Non è vero che il vecchio consiglio (in carica all’epoca della scoperta degli  ammanchi, ndr) è stato sempre e regolarmente informato di quanto andava accadendo. Sapevamo, questo sì, del fraudolento ‘buco’ contabile, mai siamo stati messi a conoscenza delle procedure in sede giudiziaria né per quanto riguardava le risultanze dell’inchiesta in corso. Siamo riusciti a leggere il testo della denuncia presentata alle autorità soltanto nell’ultimo consiglio e dopo pressanti insistenze. Nemmeno sapevamo che Aias era esclusa dalla possibilità di costituirsi parte civile. Siamo stati tenutii ai margini di tutto e, per giunta, nonostante la nostra disponibilità di restare al fianco del presidente Ceccuzzi, hanno fatto in modo che non fossimo più rieletti. Perché? Ritengo che il dovere di una puntuale e esaustiva informazione sia anche una questione di rispetto per tutti noi”.

Direttivo incompleto

Nel frattempo si è insediato il nuovo direttivo, che deve ora affrontare alcune defezioni. Tocca ai primi dei non eletti prendere il posto dei dimissionari. Castiglioni è tra questi, ma, né lui né gli altri ex consiglieri sembrano disposti a riassumere l’incarico. “Le divergenze col presidente e con gli altri consiglieri sono troppo pesanti per tornare a collaborare con loro” spiega l’ex vice presidente. Che spende una parola anche per il nuovo direttore, Alessandro Valtolina. “Professionista di ottime capacità, che conosce benessimo le regole di gestione di una Onlus come l’Aias e che scegliemmo noi del vecchio consiglio direttivo. Valtolina saprà di sicuro ristabilire il necessario clima di fiducia all’interno dell’Aias. La quale, ne siamo tutti convinti, deve continuare nella sua commendevole attività a favore dei più bisognosi, nel solco di quella straordinaria tradizione di solidarietà che tutti le riconoscono”.

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