Moggi contro Pistocchi in tribunale: “Non accetto di essere accostato a Jenny la Carogna o Vallanzasca”

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MONZA Luciano Moggi in tribunale. Mercoledì mattina, infatti, l’ex direttore generale della Juventus si trovava a Monza in qualità di parte offesa in un processo per diffamazione aggravata. L’imputato, che ne avrebbe leso l’onorabilità, è il giornalista sportivo Maurizio Pistocchi. Secondo la ricostruzione della Pubblica Accusa, rappresentata in aula dal Pm Cristina Kluzer, l’imputato durante la trasmissione di Sport Mediaset “A tutto campo”, andata in onda l’8 maggio del 2014, avrebbe detto “oggi il calcio purtroppo è in mano a gente come Genny la Carogna, De Santis e Luciano Moggi che tanti danni ha fatto alla Juventus”. Inoltre, sempre secondo i capi di imputazione, nel corso di un’intervista rilasciata a una testata giornalistica sportiva il 10 ottobre del 2014, Pistocchi avrebbe dichiarato a proposito di Moggi “radiato, condannato in tutti i processi è strano che ancora lo ospitino. E’ come se Vallanzasca parlasse di giustizia”. In aula Moggi ha raccontato i motivi che lo hanno spinto a sporgere querela contro Pistocchi. “Non accetto – dice Moggi in aula – di essere accostato a gente come Jenny la Carogna o Vallanzasca. Pistocchi è costantemente contro di me e contro la Juventus. Il problema è Calciopoli: io non sono mai stato condannato per aver alterato l’esito delle partite o per il sorteggio degli arbitri”. Moggi fu condannato in primo e secondo grado, ma in Cassazione i reati furono prescritti. “Sì ma guardi che prescrizione non vuol dire essere assolto – ha evidenziato l’avvocato di Pistocchi – ci sono sentenze su Calciopoli piuttosto chiare”. Moggi ha spiegato il proprio punto di vista rispetto agli accostamenti fatti da Pistocchi: “Non esisteva alcun sistema Moggi, il mio unico sistema era quello di creare squadre forti per vincere. Pistocchi ha cercato persino di mettermi contro i tifosi del Napoli dove sono stato l’unico ad aver vinto degli scudetti. Sono avvenuti dei fatti molto sgradevoli in coincidenza con delle dichiarazioni pubbliche fuori luogo. Circa due anni fa, davanti alla palazzina dove vivo si erano presentati tre personaggi incappucciati, messi in fuga dal cane del portiere. Ho un filmato di queste persone davanti al mio condominio”. Il duello con Pistocchi dura da tempo: “Mi sono sentito offeso perchè non mi sento di essere accostato a quelle persone. Io, Jenny la Carogna neanche lo conosco. Ho letto dai giornali che si tratta di un parente di un camorrista che stava a bordocampo al San Paolo, non avendone il titolo. Io alla Juventus di danni non ne ho mai fatti. Ci siamo sempre autofinanziati e abbiamo vinto una Coppa dei Campioni, sette scudetti e una coppa intercontinentale, oltre ad altre coppe nazionali. Perchè Pistocchi ce l’ha tanto con me? Non lo so. Avevo appreso dai giornali che Mediaset, la sua azienda, aveva portato avanti un processo di svecchiamento, includendo anche lui. Fu messo fuori video e credo che lui pensasse che fosse colpa mia e della Juventus. Il video mica gliel’ho tolto io, ma la sua azienda. Ho cercato di non sentire e di non vedere, ma a un certo punto non ho più potuto fare finta di nulla. Non è gradevole farsi paragonare a gente come Jenny la Carogna o Vallanzasca”. La difesa durante l’udienza ha fatto sapere che le parole indicate nei capi di imputazione non sarebbero esattamente quelle pronunciate da Pistocchi in trasmissione. I filmati sono stati prodotti e consegnati alla corte. La difesa non ha ancora stabilito se l’imputato riferirà in aula oppure no. Si torna in aula tra qualche mese.

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