Luigi Zocchi, l’indipendente che agita le anime dei Fratelli d’Italia a Varese

varese luigi zocchi

VARESE – Luigi Zocchi non ha ambizioni. Ma potrebbe avere i voti utili per alimentarle. Certo, le preferenze bisogna “andare a prendersele” una a una. Ma forse è proprio il timore di un botto elettorale del noto farmacista varesino ad agitare le anime dei Fratelli.

Candidato low profile

Luigi Zocchi, due giorni fa, ha presentato la sua candidatura in Fratelli d’Italia scegliendo un “low profile”. «Mi metto a disposizione senza aver alcun intenzione di rompere gli equilibri interni al partito – ha spiegato – e senza voler calpestare le ambizioni qualcuno». Un discorso di pace (o un’excusatio non petita), insomma. Dettato, dice qualcuno, dal fatto che l’annuncio del suo ingresso in lista ha subito fatto drizzare le antenne tra i meloniani di Varese. E non solo di Varese.

Una domanda, tante risposte

Perché la candidatura di Zocchi è stata (almeno in prima battura) pubblicamente osteggiata? Una domanda, tante risposte.

Primo motivo: perché Zocchi è candidato senza tessera. Un’esterno, si direbbe tecnicamente. “Un estraneo”, l’ha bollato qualche militante dei Fratelli. Sta di fatto però che la sua candidatura è stata portata dal Circolo Tricolore di Mariella Meucci ed è stata benedetta sia da Mario Mantovani, sia dal presidente regionale e senatrice Daniela Santanché. Insomma, credenziali importanti. Davanti alle quali tutti hanno masticato amaro e “battuto i tacchi”.

Secondo motivo: c’è stato un momento in cui è girata (o è stata fatta girare) l’ipotesi che Zocchi avrebbe potuto anche essere capolista. Del resto, il presidente di Federfarma può vantare skill professionali e politici importanti. Ipotesi “uccisa in culla” e aggiustata con grande equilibrio e diplomazia dal presidente provinciale Andrea Pellicini, presente alla presentazione: «Il capolista di Fratelli d’Italia a Varese sarà Salvatore Giordano e Luigi Zocchi avrà un ruolo di prim’ordine: sarà il numero 2 della lista». Parole che acquietano “la pancia” del partito e contemporaneamente riconoscono le doti di cavallo di razza dell’indipendente Zocchi.

Terzo motivo: sulle gerarchie all’interno del partito, in caso di vittoria del centrodestra, le preferenze avranno un peso notevole. Ciò significa, almeno sussurra qualcuno, che nel caso in cui Luigi Zocchi dovesse fare il pieno di voti potrebbe essere il nome giusto da affiancare al sindaco Matteo Bianchi con un ruolo di vice. Una possibilità indigesta per i Fratelli “organici”.

L’ultimo motivo, forse il più importante dei tre precedenti elencati, è legato a un’indiscrezione che arriva dalla cerchia più ristretta dei meloniani in provincia di Varese. “Luigi Zocchi, non solo è stato benedetto da Daniela Santanché, ma ha anche ricevuto un ticket per un eventuale sua candidatura a Roma al prossimo giro elettorale.

Insomma, colui che per qualche giorno è stato indicato come candidato sindaco del centrodestra, prima di essere silurato dalla Lega, ha trovato in Fratelli d’Italia la sua casa politica. «Sono sempre stato di destra», ha dichiarato Zocchi in conferenza stampa. Una casa politica nella quale, al di là delle uscite a caldo, tutti ora fanno buon viso a cattiva sorte. E dove, da una parte e dall’altra, hanno già fissato l’obiettivo: prendere tante preferenze, ma soprattutto un pugno di voti in più dei competitor interni.