L’ex segretario di Azione Marin smentisce Senaldi: «Bene l’accordo con Renzi»

Da sinistra Maurizio Marin e Angelo Senaldi

VARESELa presa di posizione durissima di Angelo Senaldi contro il leader nazionale Carlo Calenda in merito all’accordo con Italia Viva continua ad alimentare a distanza di giorni il dibattito in Azione a Varese. Ora interviene l’ex segretario provinciale Maurizio Marin, che ha lasciato l’incarico solo due settimane fa, che prende una posizione diversa da Senaldi dimostrando che effettivamente in Azione ci sono non diverse vedute, ma vedute diametralmente opposte.

Il messaggio di Marin

Gli articoli comparsi sulle pagine di Malpensa 24 ci portano nuovamente a riflettere sul significato che oggi Azione può dare alla parola Politica.
Una premessa è necessaria: l’attuale legge elettorale costringe a ragionare di aggregazioni, rese necessarie in un’ottica forse cinica, certo tattica più che strategica.
Ciò detto riteniamo non sia possibile giudicare la qualità dell’offerta politica unicamente guardando agli accordi elettorali, trascurando del tutto i contenuti dell’offerta medesima.
Merita invece considerare e scommettere sulla possibilità che contenuti forti, indicazioni precise, forte cultura politica ed amministrativa possano nutrire accordi e convergenze, generando un’interessante azione politica fatta di orientamenti complementari, e non necessariamente identici.
In sostanza al di là del partner di un accordo elettorale, ci interessano maggiormente i contenuti che dovranno alimentare l’azione politica ed amministrativa da svolgere.

L’accordo con Italia Viva

Non dispiace oggi vedere Azione impegnata con Italia Viva nell’illustrare un progetto che, alimentandosi alle radici prime del socialismo liberale, si declini nei punti già esposti e resi noti agli elettori italiani.
Lo spirito di Azione e la storia alla quale il progetto si alimenta, ci sembrano abbastanza forti e strutturati per poter contaminare, influenzare, orientare in maniera determinante le scelte di una coalizione che abbia voglia oggi di presentare agli Italiani una proposta nuova, capace di distinguersi per contenuti e soprattutto per metodo.
Sì, soprattutto per metodo: sono chiare da anni le cose che servono all’Italia, ma la risposta che è arrivata dai Partiti negli anni è stata per lo più deludente, capace di aumentare in maniera significativa la disaffezione dei cittadini, in particolare dei giovani, verso l’impegno politico.
Coltiviamo un impegno sul territorio capace di tradursi in confronto aperto e continuo con Amministratori e Imprenditori in cerca di proposte concrete, vissute quotidianamente negli spazi delle Amministrazioni Locali ed in quelli degli stabilimenti produttivi della nostra provincia. Ci confrontiamo ogni giorno con i giovani che studiano e che si affacciano al lavoro, li vediamo imparare e portare le loro energie e le loro idee su progetti interessanti, capaci di generare nuove opportunità sul territorio. Parliamo e ci confrontiamo ogni giorno con Istituti di Formazione alla ricerca di soluzioni che possano avvicinare i giovani, le scuole e le imprese. Facciamo rete con professionisti, per far crescere la cultura d’impresa e la cultura politica (che è attenzione ai bisogni) nei luoghi in cui crescono i nostri ragazzi.
Se facciamo tutto questo, se non siamo maestri, ma testimoni di un modo di far politica che è questo, perchè dovremmo preoccuparci di essere mangiati da altri.
E’ più bello pensare che gli elettori siano capaci di dar valore ad un metodo nuovo di far politica e che questo generi il cambiamento che stiamo cercando di provocare nei partiti.
Proviamo a farlo!