Azione: «Tra destra populista e “Conte bis” di Pd e M5S, stiamo con Farioli»

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Emilio Buonanno, coordinatore di Azione Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – «Che Gigi Farioli sia passato a sinistra è un’affermazione falsa e che fa ridere. Che Lega, invece, sia di destra è incontestabile. La realtà è che la proposta dell’ex sindaco di Busto di creare un polo riformista, a partire da Busto, oggi è ancor più forte di ieri. Soprattutto dopo che Partito democratico e grillini, alleandosi, vanno a riproporre in città lo schema del governo Conte bis, esperienza che è naufragata». Parola di Emilio Buonanno, coordinatore cittadino di Azione, che spiega la scelta di sostenere Farioli.

Populismo e sovranismo, no grazie.

«E’ il momento di invertire la rotta – dice Buonanno – da troppi anni la politica si è come ritirata, lasciando all’economia il compito di dare risposte sociali, economiche e appunto politiche. E la credibilità che la politica ha perso non gliela può restituire né il populismo dei Cinque stelle, né il sovranismo di matrice salviniana. Serve qualcosa d’altro, che va costruito e che Gigi Farioli ha iniziato a fare».

Insomma Azione va con Farioli. A convincere il partito di Calendo a Busto non è stata la dialettica dell’ex sindaco, «ma il confronto che abbiamo portato avanti e la sintonia su una serie di paletti che riteniamo fondamentali e alla base di ogni azione politica. Ovvero: competenza, formazione, impegno e specializzazione. Al nostro partito, che è presente in città da pochissimo tempo, si sono avvicinati molti bustocchi che per lavoro e professione hanno avuto esperienze in molte città europee. Le hanno vissute, non semplicemente visitate. E ora che sono tornati qui, hanno scelto Azione per cercare di portare in città la vision che caratterizza le realtà più avanzate del continente su questioni quali la Cultura e la scuola, la sanità e l’ospedale unico, ma anche l’urbanistica».

Le strane evoluzioni del Pd bustocco

«La situazione elettorale cittadina – continua Buonanno – vede una Lega appiattita a destra, soprattutto dopo che ha scelto di continuare a sostenere Antonelli, il quale nel corso del mandato, ha preso la tessera di Fratelli d’Italia. E dall’altra parte c’è il Partito Democratico che ha rifiutato la candidatura all’inizio civica di Amanda Ferrario, per poi allearsi adesso con i Cinque stelle e riproporre in città il modello del governo Conte bis. Tra questi due schieramenti si inserito Farioli, che con la sua proposta politica riteniamo essere l’interlocutore in sintonia con noi».

Good vibration

La ragione dice che la strada è dura e tutta in salita. Ma non è la pendenza a fare paura, perché quando si “pedala” contano anche le sensazioni. «Che sono buone – conclude Bonanno – Non serve che Farioli arrivi primo, però con lui possiamo arrivare al ballottaggio. Ed è a quel punto che Busto dovrà scegliere tra due modi di fare politica, ma anche tra chi ha una visione della città come fosse un borgo medioevale e chi, Farioli appunto, vede Busto come una città europea».