M5S di Busto preoccupati per Agesp: «Non compriamo le quote della Canarbino»

consiglio comunale di busto

BUSTO ARSIZIO – Quell’acquisizione non s’ha da fare. Lo dicono i consiglieri comunali di Busto del Movimento 5 stelle, a proposito della prelazione sull’acquisto del 10 per cento delle quote della società Canarbino, che porterebbero il Comune di Busto ad avere il 35 per cento di quote in Agesp energia. L’argomento è quello su cui si è spaccato l’Ufficio di presidenza che si è riunito qualche giorno fa e che ha votato il rinvio del consiglio comunale, proprio per permettere di arrivare al 28 maggio con tutti gli elementi dell’acquisizione in ordine e poterla votare.

In una nota stampa, che riportiamo qui sotto, i grillini Claudia Cerini e Luigi Genoni spiegano tutti i loro timori sull’operazione e dichiarano la loro posizione contraria. Esortando anche gli altri colleghi consiglieri a ponderare con attenzione l’approvazione della delibera che verrà portata al prossimo consiglio.

“Voi non sapete di cosa state parlando” Questo il commento da “marchese del Grillo” che il consigliere leghista Azzimonti ci ha rivolto rispondendo alle nostre richieste di rinviare il voto sulla delibera di acquisizione di quote della Commerciale Luce e gas da parte di Agesp Energia, per maggiori approfondimenti dato che ad oggi non abbiamo ancora alcun documento in mano. Ricordiamo che la delibera è in previsione per il prossimo consiglio comunale del 28 maggio.

A nostro avviso invece è lui a non sapere di cosa sta parlando e ci piacerebbe tanto che invece di denigrarci ci rispondesse nel merito. Proprio per questo, e per informare i cittadini, gli diamo qualche spunto di riflessione. Anzitutto dobbiamo dire che questa operazione non ci trova affatto d’accordo anche solo nel volerla valutare, figuriamoci a votarla e ora spiegheremo il perché.

Secondo le spiegazioni del sindaco Emanuele Antonelli nell’ultimo Ufficio di presidenza, Agesp, la nostra società di servizi, attraverso la controllata Agesp Energia ha una prelazione sull’acquisto del 10% di quote della società Commerciale e Gas in possesso della società Canarbino, un colosso dell’energia rispetto ad Agesp. Una società privata che fattura oltre un miliardo di euro all’anno.
Agesp possiede già il 25% delle quote di questa Commerciale Luce e Gas, mentre la Canarbino il 75% e sarebbe interesse di Agesp, secondo il sindaco, arrivare al 35% per avere più potere nel cda in vista di una possibile fusione con la Canarbino stessa. L’Operazione di acquisizione cicosterebbe 1,4 milioni di euro.

La società Commerciale Luce e gas ha però una caratteristica di cui occorre tenere conto: è un doppione di Agesp. Secondo il Testo unico delle Società Partecipate, integrato dalla legge Madia, secondo quelli che sono gli indirizzi dell’Ente per Agesp e degli obiettivi relativi alle sue finalità istituzionali, l’operazione di acquisizione del 10% di quote di una società analoga ad Agesp non è nemmeno da prendere in considerazione.

Anzi proprio il TUSP obbligherebbe i Comuni a non tenersi società “doppione” in casa, attraversola cessione del totale pacchetto di quote o la fusione.

Quindi ci siamo posti un quesito. Ma questa operazione è una operazione con una finalità pubblica o solo una mera operazione finanziaria con la quale la giunta pensa di impegnare il consiglio con scopi tutti da chiarire?

La seconda ipotesi sarebbe inaccettabile, perché non è nelle prerogative dell’amministrazione comunale effettuare operazioni del genere, ovvero acquistare per poi dover rivendere quote societarie. Ma anche se l’operazione fosse in vista di una fusione si tratterebbe, in sostanza, di cedere Agesp energia ad un operatore privato quale Canarbino che si mangerebbe in un boccone una società che nel 2017 ha fatturato all’incirca 43 milioni di euro contro il suo miliardo.

La cosa ci lascia alquanto perplessi, questa operazione, per le osservazioni che abbiamo poc’anzi sollevato, è a dir poco inappropriata e anzi dovrebbe essere svolta nell’ottica di cedere le quote dellaCommerciale Luce e Gas al miglior offerente e levarsi dall’imbarazzo di dover poi giustificare Busto Arsizio, 17/05/2019 un’operazione in disaccordo con le raccomandazioni del Tusp.

Quindi la domanda è: “Siete sicuri di sapere cosa state facendo?” E la domanda la facciamo ai nostri colleghi consiglieri, soprattutto a quelli che nell’ultimo Ufficio di presidenza hanno votato per il rinvio del consiglio comunale al 28 maggio, consentendo alla giunta di aggiungere questa delibera all’ordine del giorno, il tutto “nell’interesse della città” a sentir loro.

Dal canto nostro se i tempi e le prerogative rimangono queste non accetteremo nessun compromesso e dichiaramo già che siamo assolutamente contrari a questa operazione.

M5S busto agesp canarbino – MALPENSA24