Macellerie, rivincita durante la pandemia. Federcarni Varese: «Vendite raddoppiate»

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VARESE – «Il servizio e la qualità durante tutto il periodo del lockdown ci hanno premiati. Siamo sempre di più un punto di riferimento per gli anziani, un rapporto che abbiamo consolidato e del quale andiamo fieri, perché questo è proprio uno degli scopi del negozio di vicinato». Aldo Canuto, presidente di Federcarni Confcommercio provincia di Varese, ha tirato oggi, venerdì 7 agosto, le somme dei due mesi di massima allerta a causa della pandemia e quelle della ripartenza. Il settore da lui rappresentato non ha patito le misure restrittive che hanno costretto a non uscire di casa: le macellerie non hanno mai abbassato la saracinesca e in molti si sono rivolti a loro in alternativa ai centri della grande distribuzione.

La rivincita nei confronti della grande distribuzione

Come ha spiegato Canuto, «in certi momenti abbiamo praticamente raddoppiato i fatturati, tra clienti in negozio che, nel massimo rispetto delle normative antiCovid, si sono rivolti a noi, e quelli assistiti a casa con la consegna a domicilio, un servizio che in tanti hanno ripristinato e che ora proseguiranno a proporre».
Oggi, due mesi e mezzo dopo la fine del lockdown, il frutto del lavoro svolto tra metà marzo e metà maggio viene raccolto con il 20 per cento di fatturato in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: «Viene premiata la nostra affidabilità e soprattutto la qualità dei nostri prodotti, tutti controllati, tracciati e certificati. In una parola: sani». Una rivincita nei confronti della grande distribuzione che negli ultimi vent’anni ha letteralmente spazzato via le macellerie, delle quali l’80 per cento nel Varesotto ha abbassato per sempre la saracinesca.

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Un mestiere fatto di competenza e passione

«Ci siamo trovati pronti ad affrontare l’emergenza», hanno sottolineato i componenti del consiglio provinciale di Federcarni Gianfranco Piran (delegato nazionale della Federazione), Antonio Barlocco e Stefano Limuti. «Abbiamo garantito un vero e proprio servizio e di questo ne siamo fieri. Dobbiamo ripartire da lì per contrastare i supermercati con la nostra qualità, con la proposta di prodotti sani e con aggiornamento e formazione professionale continui, che ci consentono di diversificare le nostre proposte andando incontro alle esigenze dei clienti che chiedono il “pronto a cuocere”». «Il nostro obiettivo», hanno concluso i consiglieri e il presidente Canuto, «deve essere di invertire la tendenza degli ultimi anni, attraverso l’apertura di nuove macellerie non solo nei centri storici. Il nostro è un mestiere fatto di competenza e passione, una piccola grande arte che vorremmo tramandare».

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