SOMMA LOMBARDO – «Viviana ha speso tutte le sue energie per la comunità, per la parrocchia e soprattutto per l’oratorio di Maddalena». Sono le parole del prevosto don Basilio Mascetti per ricordare Viviana Del Tredici, moglie del diacono Claudio Soave deceduta lo scorso 14 febbraio dopo una lunga malattia. Ieri, 19 luglio, in occasione della festa patronale della frazione di Somma Lombardo si è omaggiata la sua memoria, intestandole la sala dell’oratorio. A celebrare l’Eucarestia, insieme al prevosto, anche il vicario parrocchiale don Alfonso Crespi e don Raffaele Parachini. Presenti alla cerimonia il sindaco Stefano Bellaria e il suo vice Stefano Aliprandini, oltre alle confraternite del Santissimo Sacramento di Somma e della parrocchia di Maddalena.
Viviana per la comunità
Una cerimonia semplice, ma non per questa meno vissuta dalla figlia Chiara, il marito Claudio e la comunità di Maddalena, a cui Viviana era molto legata. «Anche quando la malattia stava avanzando lei si dava da fare in cucina per aiutare con i preparativi delle feste patronali», ha raccontato il prevosto. Parole di ringraziamento poi da parte del marito Claudio, rivolte ai presenti e ai collaboratori dell’oratorio, che hanno avuto l’idea di intitolare il salone a Viviana: «Mia moglie ha dato tutta sé stessa agli altri, in modo particolare ai ragazzi e ai bambini dell’oratorio. E amava la festa di paese». Il giorno ideale per ricordare la moglie quindi. «Credo che in questo momento lei sia felice. E se quest’anno il Covid non ha concesso di vivere la festa in maniera folkloristica, rimarrà comunque un giorno speciale».
Una vita per gli altri
Durante la giornata la frazione di Somma ha omaggiato la memoria anche di don Ezio Bisello, per anni punto di riferimento della comunità, ucciso dal Covid lo scorso marzo. «L’ultima volta che l’ho visto è stato per la morte di mia moglie. Sono sempre rimasto legato a lui», ha aggiunto il diacono. Un pensiero infine da parte del primo cittadino per ricordare Viviana e ringraziare le persone che hanno voluto omaggiarla. «Per costruire e rafforzare il senso di comunità sono importanti le opere, come uno spazio per i ragazzi in questo caso. Ma lo è ancor di più il contributo dato dalle persone tipo Viviana, che ha speso tutta la sua vita per gli altri, sia da infermiera all’ospedale Bellini di Somma sia da educatrice in parrocchia Santa Maria Maddalena e all’Oratorio San Giovanni Bosco», ha specificato Bellaria.
