Maga in attesa de “Lo spettro di Malthus”, e-book gratuito e diretta Instagram

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GALLARATE – Mentre il prossimo autunno verrà esposta al Maga l’installazione di Marzia Migliora “Lo spettro di Malthus” da oggi, giovedì 7 maggio, i canali social del museo di Gallarate ospitano il digital project, a cura di Matteo Lucchetti, in cui l’artista presenta in anteprima alcuni frammenti e dettagli dell’opera. Sul sito www.museomaga.it è possibile scaricare gratuitamente il relativo e-book che, oltre alla selezione di pagine inedite con fotografie, disegni e appunti, contiene un testo firmato dal critico e una serie di materiali visivi riguardanti la proposta realizzata per la Rete.

Una dimensione parallela

Tra le altre iniziative, alle 18 di sabato 9 maggio – data che avrebbe dovuto vedere l’inaugurazione della mostra di Migliora al Maga -, si terrà una diretta Instagram, in cui l’artista analizzerà il suo lavoro, in compagnia di Lucchetti e di Alessandro Castiglioni, conservatore senior del museo. Parlando dell’e-book, il primo ha osservato che «non sarebbe mai esistito se non ci fosse stata la pandemia che ci ha obbligato a restare a casa, insegnato cosa vuol dire social distancing e abituato a bollettini quotidiani che monitorano l’andamento del contagio e dei suoi effetti sulla popolazione». Come ha aggiunto Lucchetti, «questo libretto, dedicato al progetto di Marzia Migliora “Lo spettro di Malthus”, appartiene in qualche modo a una dimensione parallela che non ci saremmo mai immaginati di abitare, la quale ha molto più a che fare con la ricerca in oggetto rispetto alla vita che siamo stati abituati ad identificare con il termine generico di “normalità”».

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Popolazione e risorse naturali disponibili

«In un momento drammatico come quello in cui stiamo vivendo – ha dichiarato Castiglioni – con coraggio l’artista e il curatore Matteo Lucchetti hanno voluto condividere con il museo e il suo pubblico i materiali, i frammenti, i progetti che porteranno alla realizzazione de “Lo spettro di Malthus”. Il lavoro viene presentato sui social e sul sito del Maga seguendo una linea temporale peculiare dalla forte valenza simbolica, iniziata lo scorso 22 aprile, la Giornata della Terra, proseguita il primo maggio, festa in cui ricordare le lotte per il raggiungimento dei diritti dei lavoratori, e il 9, originaria data di apertura della mostra, con la presenza, seppur in modalità virtuale, di Marzia Migliora al Maga».
“Lo spettro di Malthus” è dedicato al rapporto tra produzione di cibo, merce e plusvalore del modello capitalista e allo sfruttamento delle risorse umane, animali, e naturali. Temi evocati fin dal titolo in cui l’artista cita la teoria enunciata da Thomas Malthus, economista e demografo inglese (1766-1834), che si basa sul rapporto esistente tra popolazione e risorse naturali disponibili sul pianeta. Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VI Edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

Momenti in grado di raccontare stralci di storia collettiva

Marzia Migliora usa un’ampia gamma di linguaggi, per creare opere che elevano le più semplici attività umane a momenti in grado di raccontare stralci di storia collettiva. Tematiche ricorrenti nei suoi lavori sono la memoria come strumento di articolazione del presente e l’analisi dell’occupazione lavorativa come affermazione di partecipazione alla sfera sociale; nella maggior parte di loro l’elemento dell’assenza invita lo spettatore a una relazione esclusiva con l’opera e i suoi potenziali significati. Tra le varie istituzioni che hanno esposto il lavoro di Migliora, ci sono la Fondazione Prada (Milano), il Mart (Rovereto), il MAMbo (Bologna) e il Fact (Liverpool).
Matteo Lucchetti è curatore, storico dell’arte e scrittore. I suoi principali interessi curatoriali sono incentrati sulle pratiche artistiche che ridefiniscono il ruolo dell’arte e dell’artista nella società. Dal 2010 cura, con Judith Wielander, “Visible”, progetto di ricerca di Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna a cui è legato il primo premio biennale europeo per pratiche artistiche socialmente impegnate in un contesto globale. È membro di facoltà dell’Accademia Unidee, Biella e guest professor all’ Hisk (Gent), al Piet Zwart Institute (Rotterdam), al Sint Lucas Antwerpen (Anversa) e all’Accademia di Belle Arti di Brera.

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