Maggioni (PD) dalla parte delle donne: «A Busto un’assessora alle pari opportunità»

BUSTO ARSIZIO – Il PD inizia a svelare il suo programma per Busto. Partendo dalla parità di genere: «Il primo passo che farei sul tema è individuare un’assessora alle pari opportunità» rivela il candidato sindaco Dem Maurizio Maggioni, che ha partecipato insieme a Francesca Puglisi, già sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali, e a Daria Colombo, delegata alle pari opportunità del Comune di Milano, ad una serata via Zoom che Erica D’Adda, già senatrice del PD, ha «dedicato a Laura Prati, che in qualche modo è sempre qua con noi».

Servizi per il lavoro femminile

Il dibattito, dal titolo “Pari opportunità: le donne tra diseguguaglianze e necessità di riscatto“, prende le mosse dalla considerazione che i problemi presenti in epoca pre-Covid «si sono acuiti e resi ancor più evidenti rispetto a prima», come ha spiegato Erica D’Adda, e che «in una società che corre, ma su questi temi non abbastanza, i passi in avanti fatti ancora non sono sufficienti». La pandemia, spiega Daria Colombo, «ha “scoperto” questa differenza, perché le donne spesso sono occupate nel terzario, con il part time. Per far lavorare le donne dobbiamo creare servizi, che diventano essi stessi volano di occupazione femminile. Che non è un lusso o una gentile concessione, ma qualcosa che serve a far ripartire il paese. Non a caso Milano è un’anomalia a livello nazionale, in quanto città dove le donne lavorano. E sono state particolarmente penalizzate dalla pandemia».

Le opportunità del PNRR

Francesca Puglisi, già sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali e oggi capo segreteria tecnica del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, confida nel PNRR per sostenere «gli investimenti sulle competenze Stem per le donne e su percorsi ITS per l’innovazione che si rivolgano anche all’altra metà del cielo, oltre che sui servizi educativi 0-6 anni per aiutare tutte quelle realtà, in particolare nel mezzogiorno, che non hanno raggiunto l’obiettivo del 33%, e per promuovere l’occupazione femminile». Scendendo sul fronte amministrativo, è Daria Colombo a suggerire che «sostenere i centri antiviolenza non basta, occorre lavorare con la cultura, con la scuola, con il bilancio» e che occorre una «figura istituzionale che abbia la dignità di assessore» alle pari opportunità, «che entri in tutti gli ambiti dell’amministrazione».

Le proposte di Maggioni

«A Busto c’è un contesto sociale, economico e amministrativo che non tende a premiare questi tipi di iniziative ma che promuove una sorta di cultura della conservazione – raccoglie l’assist Maurizio Maggioni, candidato sindaco del PD – è indispensabile porre come centrale, oltre ad altri temi come l’ambiente e i giovani, la questione delle pari opportunità, elemento che interviene strutturalmente a creare una coscienza nuova e a mobilitare una situazione attualmente un po’ “addormentata”, o “pacificata”. Bisogna far emergere e valorizzare le presenze che ci sono, c’è da innescare e invertire un processo. Il primo passo che farei, anche pretendendolo dagli altri se non vinciamo noi, è mettere in pratica l’idea, già studiata, dell’assessora alle pari opportunità, un ruolo trasversale a tutti gli altri, come punto di partenza fondamentale per mettere in ordine tutte le iniziative in una logica culturale ed economica». Scendendo più nello specifico, Maggioni indica come «leve da muovere concretamente» sul fronte delle pari opportunità «la politica degli asili nido e i servizi della zona industriale», ma anche «una politica culturale che segua una linea di prospettiva, un indirizzo come quello dei talenti delle donne».

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