A Malpensa un presidio degli addetti alle pulizie per avere il ticket mensa

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MALPENSA – «Le addette alle pulizie rivendicano un ticket mensa». Con questo obiettivo, come riportato in una nota firmata dal sindacato di base Adl, i dipendenti Dussman e Spd che svolgono il servizio di pulizia a Malpensa prenderanno parte (“durante la loro pausa mensa”) al presidio di domani, 20 settembre. Il presidio è previsto dalle 9.30 alle 12.30 all’interno della bussola della porta 15 alle partenze del terminal 1.

Le richieste

«Le addette alle pulizie stanno lottando per avere diritti e dignità», riporta il volantino firmato da Adl. I dipendenti di Dussmann e Spd dell’aeroporto di Malpensa «stanno manifestando per rivendicare un contratto integrativo dignitoso, un’organizzazione del lavoro che garantisca la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, l’erogazione di un ticket mensa, un premio di risultato e un’indennità di disagio piazzale». I dipendenti delle due aziende, recita il testo, «sono assunti al 99%, con contratti part-time a 7 ore al giorno, con l’obbligo di effettuare un’ora di pausa pranzo non retribuita». E ancora: «Le postazioni da pulire devono essere quotidianamente presidiate dalle addette, dalle 6 alle 22».

Tutte le domande

Fino allo sfogo, tra domande e cifre:

Nel capitolato di gara di appalto, nelle ore in cui le addette fanno la pausa pranzo, a rotazione, e non retribuita, le colleghe devono sopperire alla loro mancanza effettuando la pulizia anche sulle loro posizioni “scoperte”. 16 ore di presidio coperto, ma solo 14 ore di lavoro retribuito Oltre al disagio/danno di essere obbligate a fare un’ora di pausa non retribuita, subiscono la beffa, di doverla recuperare, con il loro stesso lavoro coprendo 2 postazioni lavorative! Come mai nei capitolati degli appalti precedenti, le ore di pausa pranzo dovevano essere “coperte” da nuovo personale?
Le addette alle pulizie, eseguono con dignità e professionalità il loro essenziale e indispensabile lavoro, per una paga oraria di 7,38665 euro lorde, circa 950,00/1.000,00 euro nette al mese! Appalto di pulizia aeroporti di Milano affidato da Sea, dal primo marzo 2019, All’Ati Dussmann Service Srl e Spd a 116.965.543,05 euro. Quasi 117 milioni di euro, con un aumento del 74,5% in più rispetto al precedente appalto, che prevede lo stesso numero di dipendenti, stessi metri quadri da pulire!
Tanti soldi per gli appaltatori, ma nulla in più per i lavoratori! Dove vanno a finire i quasi 117 milioni di euro? Perché i lavoratori non migliorano mai le loro condizioni lavorative ed economiche? Perché ogni volta che cambia l’appaltatore, i lavoratori si vedono togliere quei pochi diritti acquisiti, dovendo ricominciare a lottare, non per avere qualcosa in più, ma per riprendersi quello che gli è stato tolto! La committente Sea cosa fa? Perché non dà delle risposte? E non chiarisce chi si sta approfittando della situazione? Perché nei cambi appalto non prevedelesige il mantenimento delle condizioni di miglior favore in essere per i lavoratori? Perché lascia aperta la possibilità di speculare sui lavoratori? Forse per garantirsi lavoro a basso costo?

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