MALPENSA – Blue Panorama è ufficialmente in liquidazione giudiziale. E per i 256 dipendenti rimasti a terra dall’ennesimo fallimento di una compagnia aerea italiana, resta un anno di cassa integrazione strappata con le unghie e con i denti dai sindacati al ministero del Lavoro.
La liquidazione
Dopo la mancata ammissione al concordato preventivo dal Tribunale di Milano dello scorso dicembre, si attendeva soltanto la data della prima udienza dei creditori per l’esame dello stato passivo dell’azienda. La convocazione è stata fissata per il prossimo 5 maggio.
Nonostante sia ancora in atto il tentativo, da parte del collegio dei curatori, di trovare un acquirente, ormai è evidente che salvo miracoli è ai titoli di coda Blue Panorama, storico vettore charter che all’apice della sua espansione aveva una base a Malpensa e gli uffici a Gallarate. A marzo scadrà infatti la proroga della sospensione di Coa e licenza di volo per Blue Panorama da parte di Enac e sono da escludere eventuali nuove estensioni.
Cassa integrazione
Nel frattempo lo scorso 20 gennaio al ministero del Lavoro si è tenuto il tavolo tra i sindacati e il collegio dei curatori della compagnia aerea del Gruppo Uvet. Durante l’incontro, riferiscono le sigle dei lavoratori, è stato raggiunto l’accordo che prevede la cassa integrazione guadagni straordinaria fino al 20 dicembre per tutti i dipendenti di Bpa, che sarebbero 256. Le sigle Anpav e Anpac fanno sapere che nel verbale ministeriale è stata inserita l’attivazione degli adempimenti procedurali per il mantenimento delle licenze, abilitazioni, certificazioni e “idoneità mediche” del Personale Navigante.