MALPENSA – Macchine ferme in coda e i (ben noti) “furbetti dell’area 10 minuti” che a questo giro hanno cominciato ad aspettare il momento giusto per recuperare amici o parenti ben prima della rampa di accesso al Terminal 1. Ieri sera, 25 agosto, a Malpensa era il caos. E non per la prima volta.
Il recupero di Malpensa
Che i movimenti e il traffico passeggeri non sia ancora ai livelli pre-Covid, è dichiarato: dati alla mano, secondo le ultime statistiche pubblicate da Assaeroporti. Malpensa è secondo solo all’aeroporto romano di Fiumicino. Ma è anche vero che il recupero sta premiando lo scalo varesino, che si sta rialzando più velocemente dopo il tracollo causato dallo stop dell’emergenza sanitaria. E ora, gli ingorghi che hanno bloccato l’accesso all’aerostazione (foto dalla pagina Vola Malpensa) fanno pensare che il trend sia sempre più in direzione dei numeri del 2019. Disagi a parte, certo.
Code al terminal 1
Le code ieri erano concentrate all’accesso del Terminal 1, in particolare, con le auto che si muovevano a passo d’uomo sia per raggiungere gli arrivi che le partenze. Ma anche alle rampe che, dalla superstrada, portano alla rotonda, da cui poi si raggiunge l’aerostazione. Insomma, praticamente da ogni lato Malpensa era ingolfata. Nei giorni scorsi, la situazione non è stata molto differente. E anche di giorno si sono verificati disagi.
La soluzione per i furbetti
Senza dimenticare il noto problema dei furbetti che attendono fuori dall’area 10 minuti, questa volta accentuato dal numero di auto in direzione dell’aeroporto. Un fenomeno che di recente è arrivato sul tavolo del prefetto Salvatore Pasquariello, che a giugno ha un summit nel suo ufficio per un protocollo d’intesa allargato che punta a potenziare la presenza di forze dell’ordine e riportare la situazione alla normalità.