Biglietti e documenti falsi: in 12 bloccati a Malpensa. Arrestato anche un pusher

Malpensa arresti rapinatore ladro

MALPENSA – Nel corso del fine settimana l’attività incessante della polizia di frontiera dell’aeroporto di Malpensa, volta non solo a contrastare l’immigrazione clandestina in entrata sul territorio nazionale, ma anche i movimenti irregolari verso altri paesi dell’Unione Europea, ha consentito di individuare e di denunciare ben 12 persone straniere in possesso di documenti di viaggio o titoli di soggiorno e visti falsi.

Fingono di tornare in Patria, ma poi raggiungono altri gate

Di questi 8 sono stati arrestati in quanto rintracciati in possesso di documenti falsi utilizzati nel tentativo di raggiungere illegalmente il Regno Unito, l’Irlanda ed il Canada. Sono prevalentemente albanesi gli stranieri che, una volta giunti in Italia, tentano subito dopo di raggiungere le mete inglesi e irlandesi utilizzando un modus operandi volto ad eludere le attente verifiche della polizia di frontiera: infatti proprio per sottrarsi all’occhio attento dell’operatore di polizia gli albanesi si presentano al controllo passaporti con il loro documento originario e la carta di imbarco per Tirana, ma una volta oltrepassato il controllo si recano presso i gate di imbarco per i voli diretti a Londra e Dublino esibendo un documento falso, solitamente una carta di identità italiana o greca, ed un’altra carta di imbarco con le false generalità. Uno di questi aveva già un suo trascorso in Italia tanto da essere stato sottoposto fino all’aprile scorso alla misura degli arresti domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti.

Passaporti e carte di identità falsi

Altri 3 stranieri, un cinese, un algerino ed un albanese, sorpresi con documenti falsi sempre in partenza da questo scalo sono stati indagati in stato di libertà, mentre un cittadino togolese proveniente da Accra è stato respinto al luogo di provenienza: al controllo di frontiera ha esibito, unitamente al passaporto, un permesso di soggiorno belga contraffatto. L’attività di contrasto ha condotto al sequestro di 12 documenti, fra i quali 5 passaporti contraffatti di paesi per i quali non è richiesto il visto, 5 carte di identità di diversi paesi europei, 1 visto britannico ed un permesso di soggiorno belga. Sempre nel fine settimana sono stati, inoltre, respinti alla frontiera ed imbarcati sui voli di provenienza 19 cittadini stranieri, poiché nell’ambito dei controlli di frontiera condotti in prima e seconda linea da parte del personale passaportista sono risultati essere privi dei requisiti o della documentazione idonea per l’ingresso nell’area Schengen. Le nazionalità dei passeggeri colti nel tentativo di varcare irregolarmente le frontiere sono risultate essere per la gran parte albanese (ben 11 casi), ma anche cinese, brasiliana, algerina, marocchina e togolese: San Paolo, Casablanca, Tirana, Isla do Sal, Mosca, Ohrid e Accra le destinazioni dei voli di ritorno.

Pusher torinese arrestato di ritorno da Bangkok

Nella prima mattinata di sabato 4 ottobre inoltre, il personale dell’Ufficio Polizia Giudiziaria, in collaborazione con il Nucleo Radiomobile Carabinieri di Chivasso, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Ivrea nei confronti di un cittadino italiano, F. M. di anni 50, perché ritenuto autore, in concorso con altre due persone, di numerosi reati contro la normativa sugli stupefacenti. L’F. M., attualmente titolare di un’attività di gestione di un bed and breakfast in Thailandia, è indagato per detenzione ai fini di spaccio di una ingente quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana e per la coltivazione di oltre mille piante di tale sostanza, presso un appezzamento di terreno con casolare di cui aveva la disponibilità in provincia di Torino. Il ricercato, sbarcato presso l’aeroporto di Malpensa con un volo proveniente da Bangkok, dopo le formalità di rito è stato portato in carcere a Busto Arsizio.

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