Tumore al seno, la provincia di Varese è la più colpita. Gallarate lancia l’allarme

tumore seno provincia varese

GALLARATE – In Italia ogni anno 53mila donne, sempre più giovani, si ammalano di tumore alla mammella. Con mille casi all’anno la provincia di Varese registra il tasso di incidenza più alto a livello nazionale, sancito dal registro tumori più vecchio d’Italia presso l’Osservatorio Epidemiologico dell’Ats. Questo dato inquietante coincide con un dato molto rassicurante: la guarigione supera il 95%. Ma a un patto: la diagnosi deve essere precoce. «Le donne devono farsi controllare», dice il medico radiologo del Sant’Antonio Abate Rosalba Antronaco. Soltanto lei effettua circa 15mila mammografie all’anno. E venerdì, giorno di ferie, si metterà a disposizione gratuitamente per visitare le dipendenti del Comune di Gallarate in un’ottica di welfare aziendale voluto dall’amministrazione.

Progetto pilota a Gallarate

Il progetto pilota di prevenzione del tumore al seno è stato presentato questa mattina 8 ottobre a Palazzo Borghi alla presenza del presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti, nonché di Marino Dell’Acqua e Roberto Gelmi in rappresentanza dell’ospedale gallaratese. Nell’ambito delle iniziative di welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro, le Associazioni CAOS e LILT, in collaborazione con la Radiologia Senologica del Sant’Antonio Abate, propongono al Comune di Gallarate un progetto in linea con gli indirizzi del welfare regionale, improntati alla sensibilità verso la prevenzione, la promozione del benessere e i partenariati con le reti territoriali. Questo tipo di progetto di pubblica sanità è già stato più volte realizzato in aziende, enti, carceri e organizzazioni varie, con esiti positivi in termini di adesione e quant’altro. «Il progetto rappresenta una conferma tangibile del valore che il Comune di Gallarate attribuisce al proprio capitale umano e della sua attenzione per il benessere dei propri dipendenti», ha sottolineato il sindaco Andrea Cassani. «E’ inoltre l’occasione per instaurare forme di dialogo e collaborazione con le realtà associative di volontariato del territorio e l’Ospedale San Antonio Abate ASST Valle Olona».

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Visite senologiche

Il medico radiologo di riferimento sarà la dottoressa Rosalba Antronaco, coadiuvata dalla Oss Maristella Serra e dall’Infermiera professionale Loredana Breda. Le volontarie delle associazioni CAOS, con il presidente Adele Patrini e LILT con il presidente Franco Mazzuchelli, saranno parte attiva del progetto. Questo progetto contribuisce concretamente alla sensibilizzazione sull’importanza dell’anticipazione diagnostica per combattere una patologia socialmente invalidante come il tumore al seno. Ulteriori indagini di approfondimento, se necessarie, verranno gestite al di fuori del progetto, nel rispetto del principio della libera scelta della persona e in accordo con il proprio medico di base.

La fontana rosa

Fino alla fine di ottobre, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la fontana di piazza Libertà sarà illuminata di rosa. Lo hanno annunciato il sindaco Andrea Cassani e l’assessore Claudia Mazzetti.

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