Ferrovia Gallarate-Malpensa, Casorate e Cardano trascinano la Regione al Tar

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MALPENSA – I Comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo hanno deciso di muoversi per via legali per fermare il progetto del nuovo collegamento ferroviario Terminal 2 Malpensa – Gallarate. Porteranno la Regione Lombardia davanti ai giudici del Tar di Milano, proprio come faranno anche il Parco del Ticino e Legambiente Gallarate.

Il ricorso al Tar

La giunte di Cardano e Casorate hanno autorizzato nei giorni scorsi i rispettivi sindaci a rappresentare e difendere i Comuni nel procedimento davanti al Tar della Lombardia, per l’annullamento del decreto della Regione Lombardia numero 1226 del 4 febbraio 2020, e di tutti gli atti, propedeutici, connessi e consequenziali, tra cui la nota della Presidenza del Consiglio del 5 agosto 2020 avente ad oggetto “Opposizione proposta dal Parco lombardo della valle del Ticino, ai sensi dell’articolo 14-quinquies della legge n. 241 del 1990, avverso il PAUR decreto dirigenziale n. 1226 del 4 febbraio 2020 della Regione Lombardia, concernente il progetto di MXP Railink – Collegamento ferroviario Malpensa Terminal 2”.

Ferrovia Malpensa T2 Gallarate

Contro la Regione

Le amministrazioni di Maurizio Colombo e Dimitri Cassani confermano dunque le precedenti posizioni espresse negli ultimi mesi e promuovono il ricorso al Tar per l’annullamento del decreto regionale con il quale è stato rilasciato il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (Paur) per la realizzazione del progetto “MXP Railink – Collegamento ferroviario Malpensa Terminal 2”. Il nuovo doppio binario toccherà anche i territori di Gallarate e Somma Lombardo, ma pur esprimendo perplessità sull’opera le rispettive amministrazioni hanno deciso di muoversi in modo differente.

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