Malpensa, Garavaglia: «Da mesi chiedo a Speranza di riaprire i corridoi turistici»

Il ministro del turismo Massimo Garavaglia

MALPENSA – «Da due mesi chiedo al ministro Speranza di riaprire i corridoi turistici verso l’estero. Solo così la ripresa di Malpensa si potrà consolidare». Parola del ministro del turismo Massimo Garavaglia, in tour elettorale oggi, 20 settembre, tra Varese, Busto Arsizio e Gallarate per incontrare candidati sindaci ed esponenti della Lega. «Per far ripartire il turismo occorre anche far sì che gli italiani vadano all’estero, perché se non lo facciamo in maniera regolamentata ci facciamo prendere in giro, dato che i passeggeri fanno scalo in Francia o in Spagna e vanno alle Maldive – spiega Garavaglia – i nostri tour operator perdono incassi perché facciamo finta di vedere che questo non succede, e ci perde anche Malpensa». La richiesta punta a far tornare i turisti italiani verso mete come Mar Rosso, Maldive, Seychelles, Zanzibar e Santo Domingo.

«Cassa integrazione? La soluzione è il lavoro»

E allora il ministro leghista attende a breve quel via libera definitivo che, rivela, «Speranza mi ha promesso da un mese». Ed è proprio per questo motivo che quando gli si chiede conto dell’eventuale prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori del turismo, il ministro Garavaglia risponde che «bisogna intervenire alla radice, facendo ripartire il lavoro. Poi nei casi di necessità gli ammortizzatori sociali ci sono, ma la cassa integrazione non è la soluzione, sarebbe come dire che la soluzione è il reddito di cittadinanza».

Riparte il turismo

Garavaglia spiega anche quello che il suo dicastero sta facendo per il rilancio del turismo nel Bel Paese. A partire dalla promozione, antico tallone d’Achille. «A gennaio siamo sempre i numeri uno come potenziali visitatori, ma a consuntivo arriviamo quinti o sesti – afferma il ministro – tutto per una scarsa promozione e capacità di vendere. Ecco perché stiamo realizzando il nuovo hub nazionale digitale per la promozione del tursimo, per far conoscere meglio il sistema Paese». Garavaglia però ha fiducia nella ripresa: «Siamo passati dall’essere il Paese untore ad essere uno dei più sicuri al mondo, tant’è che i dati della stagione estiva sono ottimi, ma sono particolarmente positivi anche quelli di settembre e ottobre, proprio perché questa percezione fa intercettare flussi turistici diversi, come congressi e meeting aziendali». Ed è anche per questo che Garavaglia predica serenità nella fase post-pandemia: «Cresciamo al 6% del PIL con bassa inflazione, per trovare una situazione analoga dobbiamo tornare al 1967 – sottolinea il ministro – se non ci saranno sfracelli, il 2022 sarà altrettanto buono e in due anni recuperiamo il buco perso. Non si è mai vista la nota di aggiornamento che migliora i dati previsionali».

Si vola negli Usa

Nel frattempo proprio oggi è arrivata una notizia attesa da mesi: gli Stati Uniti riaprono dall’inizio di novembre le frontiere ai viaggiatori vaccinati che arrivano da Unione Europea e Regno Unito. Lo ha reso noto il coordinatore della team della Casa Bianca per la lotta al Covid, Jeff Zients, precisando che per entrare nel Paese si dovrà presentare documentazione che provi l’avvenuta vaccinazione ed i risultati di test negativi effettuati entro le 72 ore prima della partenza. Questa apertura garantirà a Malpensa una ventata d’ossigeno: da sempre gli Usa rappresentano per lo scalo varesino il primo mercato intercontinentale.  

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