Gentile Direttore Coronetti,
leggo il suo articolo “Così fallisce la Città di Malpensa”. Pur condividendone alcuni passaggi, mi preme precisare che lo scioglimento dell’Unione deriva da un atto unilaterale di Lonate Pozzolo al quale Ferno si è sempre opposto proponendo una revisione dello Statuto ed un rilancio della Polizia Locale assumendo nuovi agenti.
Pertanto il passaggio in grassetto dove si imputa il fallimento dell’Unione alla cattiva volontà di Ferno, è fuorviante per i lettori e non corrisponde assolutamente alla realtà della ricostruzione da Lei proposta. “Invece, il primo cartello toponomastico che vede uscendo dal terminal 1 è quello di Ferno. Che si intesta in questo modo la titolarità di un pezzo di scalo, ma finisce per disperdere molte delle opportunità che ciò comporta, per l’incapacità o la cattiva volontà della sua amministrazione, di quella lonatese soprattutto e delle altre che dovrebbero stringere alleanze e fare squadra.”
Pertanto la invito, cortesemente, a rettificare l’affermazione.
Inoltre Ferno è orgogliosa che chi arriva a Malpensa veda come prima cosa il cartello toponomastico “FERNO” anche perchè sarebbe un po’complicato far vedere un cartello toponomastico con la scritta “MILANO”.
Con i più cordiali saluti.
Filippo Gesualdi
Sindaco di Ferno
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Gentile sindaco Gesualdi,
non era mia intenzione addossare colpe nel merito a Ferno per l’insensata fine dell’Unione tra il Suo Comune e Lonate Pozzolo. Chiedo scusa se non mi sono fatto capire, ma il problema più ampio, al di là delle responsabilità nel caso specifico, rimane: le amministrazioni civiche sono, nella quasi totalità, impreparate al salto culturale e operativo per attuare sinergie e collaborazioni. Tanto più lo sono i Comuni dell’aeroporto che, riuniti da anni nel Consorzio urbanistico volontario, non mi pare abbiano ancora realizzato un consolidato fronte unico per gestire i disagi di Malpensa e, soprattutto, per goderne i benefici. Purtroppo, anche in una simile circostanza, vince sempre il campanile. (Vin.Co.)