MALPENSA – Il Gruppo Air France–Klm preferisce Linate a Malpensa. Lo ha dimostrato già dieci anni fa, non appena ce n’è stata occasione. Se può scegliere, predilige decollare dal city airport. E ora che la crisi di Alitalia ha aperto per la finestra estiva la possibilità di utilizzare temporaneamente una parte degli slot inutilizzati, i franco-olandesi ne hanno subito approfittato.
Gli olandesi arretrano
Da maggio Klm torna a ripristinare fino a tre voli al giorno da Linate, riducendo di conseguenza la sua presenza a Malpensa. Dal 25 maggio al 20 giugno i voli dallo scalo varesino sarebbero addirittura soppressi. Ritorneranno dal 21 giugno con due sole frequenze. Ma è tutto il Gruppo Air France Klm a riposizionarsi di nuovo su Linate dall’estate 2021. Anche il vettore transalpino aumenterà infatti a due voli al giorno, fino a diventare tre da luglio. Al momento sfruttano slot con disponibilità temporanea, ma è evidente che sperino possa diventare una concessione definitiva se la nuova Alitalia sarà costretta dall’Europa a cedere parte dei diritti di traffico sul Forlanini come condizione per dare vita alla newco.
Il precedente
Non fu un semplice addio quello di Air France il 29 ottobre del 2011, giorno in cui trasferì i voli per Parigi da Malpensa a Linate, seguita a ruota da Klm con Amsterdam pochi mesi dopo. Sembrava la resa per Malpensa, un aeroporto che non sapeva trovare la spinta per uscire dallo psicodramma provocato dal dehubbing di Alitalia, un aeroporto sempre più vuoto e senza più appeal dal quale tutti volevano fuggire. Tornò in brughiera sei anni dopo, operativo dal T1 con cinque voli giornalieri per Charles de Gaulle e quattro per Schiphol in aggiunta ai voli su Linate con l’obiettivo di ampliare la sua catchment area. Ma ora che il traffico aereo è ridotto e c’è possibilità di scegliere, emerge ancora una volta che le Sirene di Milano sono sempre più attraenti.
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