Sarà Linate il principale freno alla ripresa di Malpensa. Le low cost su Milano

MALPENSA Linate, eterna spina nel fianco di Malpensa, potrebbe diventare per lo scalo varesino il principale freno nella rincorsa verso il raggiungimento dei livelli di traffico pre-Covid. Quello che succederà questa estate, con l’approdo temporaneo sul Forlanini concesso dal regolamento europeo delle principali low cost, rischia di diventare cannibalismo strutturale se Alitalia sarà costretta da Bruxelles a cedere parte degli slot per ottenere il via libera al decollo di Ita, la newco.

I sentori pasquali

Chi da mesi continua a ripetere che per il bene dell’intero sistema aeroportuale milanese Linate dovrebbe chiudere fino al termine dell’emergenza sanitaria ha un primo riscontro nei numeri alle sue convinzioni. Nella settimana dal 31 marzo al 7 aprile nei due aeroporti gestiti da Sea sono previsti 139.600 passeggeri, sommando partenze e arrivi. Di questi 88.000 a Malpensa e 51.600 a Linate. Considerata la scarsità di traffico è poco significativo fare paragoni con gli anni precedenti, ma è evidente che in proporzione la distanza tra i due valori non è mai stata così vicina.

Un’estate incerta

La Pasqua potrebbe rivelarsi soltanto il preludio di quanto accadrà questa estate. Con Alitalia ancora in difficoltà e decine di voli non operati a causa dell’emergenza sanitaria in corso, sono stati assegnati in modo temporaneo (fino al 30 ottobre) vari slot alle compagnie aeree che ne hanno fatto richiesta in base alle regole europee transitorie nell’ambito Covid-19. Il risultato? Nei giorni scorsi hanno annunciato collegamenti Blue Air, Volotea, Tayaranjet ed easyJet. A breve dovrebbero presentare la loro offerta di voli anche Ryanair e Wizz Air che per la prima volta in assoluto hanno ottenuto il diritto di volare da Linate. E’evidente che tutta questa varietà drenerà traffico da Malpensa, dove l’indotto spera in un’estate vivace per recuperare le perdite degli ultimi tredici mesi. Un aumento del traffico ci sarà, ma rischia di essere calmierato dall’effetto Linate.

Rischio strutturale?

Quanto sta succedendo potrebbe anche diventare strutturale. Oggi Alitalia detiene il 67% degli slot di Linate, una sorta di monopolio che secondo la Commissione Europea deve finire. E’ proprio questo uno dei principali scogli su cui si è incagliata la trattativa con Bruxelles per salvare la compagnia, da giorni in fase di stallo. Per la Commissione la cessione degli slot, uno dei suoi principali asset, è fondamentale per garantire discontinuità. E’evidente che sia un tesoro che fa gola a tanti. Già in passato, Air France e Lufthansa hanno dimostrato che, potendo scegliere, non c’è dubbio che preferiscano volare da Linate. Perché il milanese, se ne ha la possibilità, sceglie lo scalo sottocasa.  Dopo anni di battaglie infuocate per i Decreti Lupi e Delrio il city airport torna a far paura a Malpensa?

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