Masterplan Malpensa, Unicomal contro il Sì di Regione Lombardia

Malpensa convegno no masterplan

MALPENSA – «Cattaneo dimostra una maggiore attenzione alle infrastrutture che alla salvaguardia dell’ambiente». È di Unicomal la prima reazione, dopo che Regione Lombardia ha approvato ha dato il via libera al Masterplan di Malpensa. Il riferimento va all’approvazione al parere postivo da condividere con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ovvero il documento in merito all’istanza di valutazione di impatto ambientale.

La posizione di Unicomal

«In questa legislatura regionale Raffaele Cattaneo riveste la carica di assessore all’Ambiente. In quella passata era assessore alle Infrastrutture: sembra che agisca ancora ancora in questo ruolo, invece di avere cura dell’ambiente lombardo», si legge in una nota diffusa da Unicomal. Questa la posizione dell’associazione:

Regione Lombardia ha dato via libera al Masterplan 2035, ora sarà il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a decidere il destino di questo territorio. Avvalorando il parere di Regione Lombardia, parere sancito nel protocollo d’Intesa solo con le nove amministrazioni del Cuv, tralasciando oltre trenta amministrazioni comunali (Castanese, Novarese e Cor2) mai interpellate, coinvolte anche loro direttamente o indirettamente dall’espansione di Malpensa Cattaneo dichiara che tutto ciò è “sviluppo sostenibile ed attento all’ambiente.

Unicomal e molte altre associazioni ambientaliste, mai ascoltate da Regione, hanno riscontrato che nelle dichiarazioni di Cattaneo non si precisa che le compensazioni ambientali, paradossalmente, consistono nella realizzazione di nuove infrastrutture viarie”con un incremento del consumo di suolo in aree allo stato naturale ; Cattaneo così dimostra una maggiore attenzione alle infrastrutture che alla salvaguardia dell’ambiente.  Inoltre nel Masterplan è previsto un ampliamento della cargo city di 44 ettari nel comune di Lonate Pozzolo; non si capisce dove sia il rispetto dell’ambiente se tutta quest’ area verrà cementificata, in un periodo in cui  è in piena evoluzione il riscaldamento climatico le cui ondate di calore con le sue vittime stanno a testimoniare la gravità e la pericolosità della situazione.

Teniamo a precisare che Regione Lombardia si è dotata di una legge finalizzata al contrasto del consumo di suolo. L’Art.1, comma 2 della Legge regionale del 28 novembre 2014, n. 31, così afferma “il suolo è risorsa non rinnovabile e bene comune di fondamentale importanza per l’equilibrio ambientale, la salvaguardia della salute, la produzione agricola finalizzata all’alimentazione umana e/o animale, la tutela degli ecosistemi naturali e la difesa dal dissesto idrogeologico” poi la Regione stessa incentiva il consumo di suolo in una provincia che risulta tra tutte le province italiane al quarto posto come consumo di suolo. Va anche ricordato che con il voto regionale del 12/13 febbraio si è già in campagna elettorale e questo sembrerebbe più un segnale per accontentare i soliti poteri forti lombardi , per i quali le infrastrutture e il profitto sono tutto, capitalizzandone il consenso in funzione di una futura rielezione a discapito dei cittadini lombardi.

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