Piano d’area nuovo per Malpensa. Astuti (Pd): «Urgente, è scaduto nel 2009»

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Samuele Astuti

MALPENSA – Questa mattina, 25 giugno, in commissione Trasporti del Consiglio regionale si è tenuta un’audizione con i presidenti e direttori generali di Sacbo e Sea, in merito alla situazione del trasporto aereo a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. «L’aeroporto di Malpensa è un asset fondamentale per la nostra regione e in maniera particolare per la nostra provincia», commenta il consigliere del Pd Samuele Astuti, che ha partecipato all’incontro da cui è emersa «una forte preoccupazione sia per l’impatto occupazionale diretto, che coinvolge il settore dei trasporti, sia per quello indiretto che invece interessa tutti i settori collegati, come il turismo e il commercio».

Un piano d’area nuovo

«Saranno determinanti, in prospettiva, i nuovi scenari del settore delle compagnie aeree, come i fallimenti o le nuove acquisizioni», sottolinea Astuti. «In questo momento di scarse risorse è stata ottima l’idea di Sea di concentrare tutto il traffico del bacino aeroportuale milanese esclusivamente sul Terminal 1 di Malpensa, ma ora è giunto il momento che tutti gli attori interessati, dalla Regione alla Provincia, ai comuni, ai sindacati e alle associazioni datoriali, siedano a un tavolo per iniziare a lavorare a un piano d’area nuovo, dato che quello vecchio è scaduto nel 2009. Nel frattempo, bisogna dare immediata attuazione agli interventi infrastrutturali e di mitigazione ambientale già definiti come prioritari nel piano d’area scaduto, così come chiesto dai sindaci del Cuv al presidente di Regione Lombardia nel 2018».

Il Piano d’area di Malpensa? Tempi lunghi e dalla Regione nessun impegno preciso

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