Albizzate, parla la sorella della vittima: «Un tetto non può cadere così da solo»

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ALBIZZATE – «Non è possibile. Non è possibile che un tetto cada così da solo». Questa la denuncia della sorella Nabila, che con rabbia e disperazione commenta la tragica scomparsa di Fouzia e i suoi due figli, Soulaymane e Yaoucut. «Non riesco a capacitarmene», dice singhiozzando la donna, che si chiede come sia potuta succedere una tale tragedia. La famiglia ora vuole giustizia, perché «è incredibile pensare che un tetto cada in quel modo da solo».

Non so come faranno ad andare avanti

Una famiglia distrutta. Ecco cos’è rimasto degli Hannach. «La mia sorellina se ne è andata con i suoi bambini. E ne ha lasciato uno qui», dice Nabila, la sorella che è arrivata questa notte dalla Francia. «L’avevo appena sentita al telefono e avevo parlato anche con i bambini», racconta la donna. «Mi raccontava della quarantena, del fatto che da tanto erano chiusi in casa…». E poi la tragedia. «Non so come faranno ad andare avanti», conclude la donna prima di allontanarsi in lacrime.

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La vicinanza della comunità

Da ieri sera la casa degli Hannach è stata meta di amici e parenti che si sono recati dalla famiglia per esprimere la propria vicinanza. Anche il sindaco di Albizzate, Mirko Zorzo, questa mattina si è subito recato dal marito di Fouzia per porgergli il proprio cordoglio. Zorzo stesso si trovava sul luogo della tragedia e dice di essersi «salvato per miracolo». A unirsi alle condoglianze c’è anche il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che con un post su Facebook commenta l’accaduto: «Esprimo il mio dolore e quello di tutti i lombardi unendomi in preghiera».

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