Albizzate, crolla cornicione del ristorante Lo Sfizio: muoiono una donna e due bimbi

ALBIZZATE – Un crollo ad un tetto di un edificio ex industriale, che ospita il noto ristorante Lo Sfizio e una lavanderia: l’episodio si è verificato oggi pomeriggio, 24 giugno, in via Marconi ad Albizzate, attorno alle 17.30. Il «cedimento di una corea», il cornicione dell’edificio, ha travolto le persone che passavano sul marciapiede. Drammatico il primo resoconto, con tre persone decedute: una donna di 38 anni, Fouzia T., e due bambini, un maschio e una femmina, rispettivamente di 12 mesi e di 5 anni. Il più piccolo, in arresto cardiaco, sarebbe deceduto in ospedale. Il terzo fratellino, di 9 anni, dall’altra parte della strada, illeso è stato trasportato in ospedale a Gallarate. Illeso anche il marito della donna, 40enne. Si tratta di una famiglia di origine straniera. C’è infine una donna ferita, di 42 anni, policontusa e ricoverata in codice giallo all’ospedale di Varese.

Tra i testimoni della tragedia, il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo, vivo per miracolo, travolto dai mattoni crollati dopo aver visto la donna con il passeggino che attraversava la strada: aveva appena tirato giù la saracinesca dell’attività in cui lavora.

Il sindaco di Albizzate Zorzo finito sotto le macerie. «Vivo per 20 centimetri»

Si tratta dell’ex fabbrica Bellora, da anni riconvertita, che oggi ospita tra le varie attività un ristorante/pizzeria e laboratori artigianali.

Il cornicione del tetto è crollato, presumibilmente per un cedimento strutturale, su tutto il fronte dello stabile, per una lunghezza di 60 metri. C’erano delle persone che camminavano sul marciapiede che sono rimaste sotto le macerie. Sul posto tre squadre dei Vigili del Fuoco (tra cui un’autogru e gli specialisti dell’USAR, Urban Search and Rescue) e i soccorritori del 118, con due mezzi dell’elisoccorso, oltre alle forze dell’ordine. Ci sono anche i cani che stanno cercando se ci siano altre persone sotto le macerie.

È stato evacuato anche il supermercato Crai, che si trova dall’altra parte della via Marconi, in un edificio speculare a quello che ha subito il crollo. Gli immobili verranno posti sotto sequestro per le necessarie verifiche strutturali. Indagini sono in corso per ricostruire la dinamica dell’accaduto e accertare di chi è la proprietà dell’immobile per verificare le responsabilità. Sul posto sono arrivati il pubblico ministero Nadia Calcaterra della Procura di Busto Arsizio e il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Claudio Cappello.

(seguono aggiornamenti)

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