Sequestrate a Malpensa due piante rarissime importate dal Messico

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MALPENSA – La Guardia di Finanza di Malpensa ha sequestrato due esemplari di Ariocarpus retusus, piante succulente della famiglia delle Cactaceae, protette dalla Convenzione di Washington che regolamenta il commercio internazionale per qualsiasi scopo di alcune specie animali e vegetali. La convenzione, più comunemente conosciuta come Cites (Convention on International Trade in Endagered Species of wild fauna and flora), disciplina l’esportazione, l’importazione e la detenzione delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione ed è stata sottoscritta in data 3 marzo 1973.

Le piante arrivavano dal Messico e erano dirette a Ferrara

Le Fiamme Gialle di Malpensa, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso della recente operazione internazionale congiunta “Thunderball”, durante i controlli alle merci in transito nello scalo aeroportuale, hanno individuato una spedizione proveniente dal Messico e destinata a Ferrara, contenente, nascoste tra le tradizionali piñatas messicane, colorati contenitori in cartapesta riempiti con dolci tipici e caramelle, le due piante protette per le quali è possibile il trasporto solo dopo specifica autorizzazione. Gli accertamenti di natura specialistica, coordinati dalla procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno permesso di appurare l’irregolare importazione con successivo sequestro delle piante. Ariocarpus retusus è inclusa nell’elenco nazionale delle specie a rischio d’estinzione in Messico ed è minacciata sia dall’alterazione dell’habitat ad opera dell’uomo, sia dalla raccolta a scopo di collezionismo.

Le piante al sicuro a Milano

La pianta, che si sviluppa in ambienti estremamente aridi e caldi mediante l’accumulo di acqua all’interno dei tessuti succulenti, cresce generalmente nella parte centro meridionale del deserto di Chihuahua, in una zona denominata il deserto del gesso, caratterizzata da dune di sabbia bianca. Si tratta di una specie con una crescita molto lenta, soprattutto nel suo ambiente naturale, e inizia a fiorire solo intorno ai 10 anni di età. Per questo i rari esemplari, come quelli oggetto del sequestro, sono particolari e non facilmente rinvenibili. Proprio per salvaguardarne la conservazione, a conclusione dell’iter giudiziario, previa consultazione della Commissione Scientifica Cites del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il gip del tribunale di Busto Arsizio ha disposto la confisca e l’assegnazione delle piante all’Orto Botanico Città Studi del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano per promuovere la conservazione della biodiversità vegetale, la sua esposizione al pubblico e l’educazione ambientale.

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