I Sinti di Gallarate: «Vogliamo una nuova area». Il sindaco «Mai più»

Manifestazione sinti gallarate

GALLARATE – Erano attesi più di trecento oggi, 25 gennaio, per la manifestazione a sostegno dei Sinti di Gallarate sgomberati lo scorso novembre dal campo nomadi di via Lazzaretto. Secondo la questura non erano più di settanta in piazza Libertà. Diverse le defezioni anche all’interno dello stesso gruppo Sinti, a dimostrazione che la compattezza mostrata nei primi tempi comincia a denunciare i primi segni di debolezza.

Ci date una casa, vogliamo un campo

Tra i tanti striscioni esposti, uno è emblematico del pensiero dei manifestanti. Ricordando l’avvicinarsi della Giornata della memoria, paragonano i leghisti ai nazisti che oggi come ieri, «deportano Rom e Sinti». Per la Comunità Sinti ha preso la parola il portavoce Pino: «Chiediamo al sindaco e alla giunta una nuova area. Ringraziamo i Servizi sociali per le case che vogliono darci: le prenderemo, perché siamo in mezzo a una strada, ma la nostra richiesta è una micro-area per tutti». A sostegno dei Sinti in piazza c’erano i rappresentanti delle associazioni che si sono schierate al loro fianco. Tra questi l’ex assessore Cinzia Colombo (Liberi e uguali): «Quello che i Sinti hanno vissuto è un atto barbarico e discriminatorio che riguarda tutti i cittadini di Gallarate. Noi siamo qui per dire che vogliamo una città accogliente e giusta».

Chiusura totale

Intervistato al termine della manifestazione, il sindaco Andrea Cassani ribadisce la linea della fermezza: «Alloggi in deroga a tempo indeterminato non ne daremo a nessuno, così come micro-aree. Campi nomadi a Gallarate non ce ne saranno più. Per cinque famiglie su venticinque ci sono a disposizione alloggi emergenziali per alcuni mesi. Per averli, naturalmente, dovranno pagare l’affitto e le utenze».

Manifestazione sinti gallarate – MALPENSA24