ARCONATE – Mario Mantovani ci riprova, in tutti i sensi e in tutte le direzioni. Già in corsa per il Parlamento europeo nelle file di Fratelli d’Italia, ieri sera, martedì 7 maggio, ha annunciato che si candida a sindaco del suo comune, Arconate, che ha già amministrato dal 2001 al 2014 (con una parentesi di un anno e un mese di commissariamento). Mantovani sarà così l’uomo di punta della lista Forza e coraggio e l’antagonista del primo cittadino uscente, Sergio Calloni.
«Non so perché mi avete richiamato in servizio – ha esordito lui stesso all’evento di presentazione nell’auditoriium comunale – Non è ancora l’ora di farsi da parte. Voglio troppo bene ad Arconate. Sono pronto a ricominciare». Sulla doppia candidatura, ha osservato, «sono stato europarlamentare e sindaco, vorrà dire che Arconate tornerà sulla cima dell’Europa».
Una lunga carriera politica
La sua carriera politica è pari a quella di imprenditore: lunga e ricca di soddisfazioni. Attraverso la onlus Sodalitas che ha fondato nel 1990 e la Fondazione aperta nel 1996 che porta il suo nome, costruisce e gestisce numerose Rsa e centri diurni per disabili. Già europarlamentare dal 1999 al 2008, quand’era nelle file di Forza Italia, è stato senatore della Repubblica, sottosegretario al ministero delle infrastrutture e dei trasporti durante il governo Berlusconi ter e vicepresidente della Regione Lombardia nei primi due anni (2013-2015) della presidenza Maroni.
Condannato e poi assolto
Coinvolto in più inchieste giudiziarie che hanno portato anche al suo arresto con accuse che andavano dalla corruzione alla concussione e dall’abuso d’ufficio alla turbativa d’asta, dopo una condanna in primo grado a 5 anni e 6 mesi, nel 2022 è stato assolto con formula piena in appello “per non aver commesso il fatto” e ha così chiuso ogni contenzioso con la giustizia italiana.
Ora la sua nuova, doppia avventura elettorale nel suo paese, per le Amministrative, e in Europa, nella circoscrizione nord-occidentale.
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