“Sassari-OJM partita top per classifica e stile di gioco”. Marco Marini presenta il big match

Marco Marini Sassari OJM Varese
Marco Marini con Andrea Cinciarini

VARESE – Marchigiano, appena 23 anni, ma già una grande esperienza come esperto di scouting e giornalista per il sito specializzato Backdoor Podcast. Marco Marini (nella foto con Andrea Cinciarini) nell’ultimo turno di campionato è stato il match analyst di Scafati-Sassari per la rubrica “Game Plan”. Interessante quindi giocare con lui sui temi tattici di uno dei big match della 22 giornata (a parte, noblesse oblige, Milano-Virtus Bologna), l’anticipo del sabato sera tra Banco di Sardegna Sassari e Openjobmetis Varese, che mette in palio il 4° posto solitario tra due formazioni appaiate in classifica.

Sassari, la formazione più in forma del campionato: nel 2023 la rinascita

Sassari arriva da 5 vittorie consecutive e da gennaio ha inanellato 7 successi nelle ultime 8 partite: insomma è la squadra più in forma del campionato ed è in crescita esponenziale. Cosa è successo? La formazione di Bucchi ha cambiato il proprio assetto. Ad inizio anno era partita puntando forte su Onuaku, una scelta che di fatto l’ha squilibrata, perché l’ex Rio Grande Valley Vipers chiedeva molti palloni e tanti minuti. E’ stato sostituito con Deshawn Stephens, che ha uno spirito più da “comprimario” e non ingombra il minutaggio. Con il rientro di Chris Dowe si è vista tutta un’altra Dinamo. Fondamentale è stata la crescita esponenziale di Ousmane Diop, che in questi mesi si è rivelato uno dei migliori centri del campionato. Anche se non eccelle nelle cifre, rispetto all’anno scorso sembra tutto un altro giocatore: in difensa è sempre un ottimo rim protector, mentre in attacco ha sviluppato agilità e pericolosità e si incastra alla perfezione nell’alchimia della squadra e di un sistema ben rodato. Ecco perché la formazione di Piero Bucchi è meno dipendente dalle sue “prime punte”. Aimantas Bendzius adesso può giocare lontano dalla palla, con tagli e movimenti fuori dai blocchi per prendersi il tiro. Stefano Gentile è cresciuto in maniera esponenziale dopo un inizio di stagione in cui sembrava fuori dai giochi. Jamal Jones ora ha problemi fisici, ma è più funzionale al sistema, non solo come creatore a giochi rotti. E poi c’è il solito Gerald Robinson, che è un giocatore molto versatile, in grado di dare un apporto importante non solo in attacco, ma anche in difesa nonostante una taglia ridotta.

Varese sei bellissima!

Varese è una squadra bellissima da vedere. Non sono molto originale rispetto a quanto dicono già tutti. Adoro quello che sta facendo Matt Brase, che ha dato alla Openjobmetis una fisionomia adatta alle fattezze dei suoi giocatori e, in particolari, di Colbey Ross. Gioca in un palazzetto bollente ed è proprio divertente da guardare: non nascondo che è la prima partita che recupero di quelle giocate nel weekend. Splendida è la stagione di Markel Brown, che non mi aspettavo così decisivo sui due lati del campo: direi che è il John Petruccelli di Varese, atleta di grande fisico in difesa e con grande feeling da oltre l’arco in attacco. In buona sostanza è una Varese formato Nba, modello che in Italia non si era praticamente mai visto.

Colbey Ross? Il mio personalissimo mvp

In questo momento mi gioco Colbey Ross come mvp del campionato. Il playmaker ex Pepperdine ha cancellato le paure del post Marcus Keene. Una scommessa vinta. In pratica Varese ha cambiato il suo giocatore più determinante con una scommessa ed è riuscita a creare una squadra addirittura migliore. Conoscevo già bene Colbey Ross per averlo scoutizzato durante l’estate, ma devo dire che il playmaker mi ha stupito in positivo. Avevo già ben chiara la sua abilità nel pressing, assist e capacità di giocare pick and roll. Non lo pensavo però già così determinante nello scoring e nella capacità di creare dal palleggio e di andare al ferro nonostante una ridotta taglia fisica. Bravissimo Matt Brase a cucirgli addosso una formazione fatta su misura per esaltarne le caratteristiche.

Sassari-Varese vale il 4° posto. Le possibili chiavi tattiche del match

L’obiettivo numero uno di Varese sarà arginare i cervelli della Dinamo: Robinson, Dowe, Gentile e Kruzlin sono decisivi sia off the ball che con la palla in mano e danno ritmo e soluzioni alla squadra. La Openjobmetis dovrà complicare le decisioni di questi giocatori. Vedo poi un match in equilibrio tra due squadre che si assomigliano moltissimo. Varese è prima in campionato per numero di possessi, la Dinamo è seconda. Le cifre dell’attacco dicono che sarà prima contro terza della Lba per “produzione punti”. Ecco, secondo me se la Openjobmetis scavalla ancora i 100 punti difficilmente perderà il match. Ferrero e compagni dovranno però forzare le palle perse della Dinamo (14.3 a gara) per ripartire veloci in contropiede. Altra analisi interessante è quello che accadrà da oltre l’arco: Sassari è prima in campionato come percentuale da 3 (43.1%), Varese è prima per tiri tentati ed è reduce da un match da oltre il 50% oltre la linea. Attenzione però allo stato di salute dei sardi: le assenze di Jones e De Vecchi, se saranno confermate, possono essere un dato importante perché accorciano le rotazioni, soprattutto Jones che è il perfetto contraltare di Jaron Johnson. La Dinamo è quart’ultima a rimbalzo (31.3 carambole per match), Varese ha invece trovato una quadratura importante con il suo dinamismo e atletismo. Da ultimo, il fattore Palaserradimigni, che sarà sicuramente infuocato. In conclusione mi aspetto una partita molto interessante tra la squadra più in forma del campionato contro la bellissima Varese: uno scontro diretto che, in questo momento, vale il 4° posto solitario. Attenzione sempre alla differenza-canestri (all’andata 87-81 per l’Openjobmetis), che può essere decisiva per la classifica.

Marco Marini Sassari OJM Varese – MALPENSA24