Il lettiano Aspesi: «Sapevo che Enrico sarebbe tornato»

mario aspesi enrico letta

VARESE – «Sapevo che Enrico Letta sarebbe tornato». Mario Aspesi, ex sindaco di Cardano al Campo, ex capogruppo in Provincia e attuale presidente provinciale del Comitato di garanzia del Pd, accoglie con entusiasmo la nomina del nuovo segretario nazionale. «Lui sa cosa deve fare. Lo sapeva sette anni fa e lo sa ora che per il centrosinistra si apre una nuova fase».

Il pollice verso

Ulivista convinto, Aspesi era rimasto per Letta il riferimento primo in provincia di Varese quando, con le primarie del 2012 Renzi-Bersani, la stragrande maggioranza del partito si schierò con quello che attraverso il golpe della serenità sarebbe diventato due anni dopo il nuovo premier. La storia è nota: Letta si trasferì a Parigi, ma da allora con Aspesi è sempre rimasto in contatto. L’ultimo messaggio risale alle 24 ore di tempo che Letta, una settimana fa, si prese per decidere se accettare l’incarico. «Qualunque cosa tu faccia, sono con te a prescindere», gli ha scritto Aspesi. La risposta in due emoticon: uno smile e un pollice verso l’alto. Aveva già deciso.

Il Monte Diviso

Aspesi è convinto che Letta possa dare una prospettiva di futuro al centrosinistra ripartendo dalla stagione vincente dell’Ulivo, «un campo aperto dove corrono persone con sensibilità diverse, dove le etichette non servono soltanto per distinguersi ma per stare insieme nelle diversità». E’ proprio quello che a Gallarate, ricorda l’ex sindaco cardanese, in questi anni di confusione ideologica «abbiamo fatto con l’esperienza del Monte Diviso, tenendo insieme un centrosinistra vasto», senza simboli di partito ma uniti da valori certi.

Lo Ius soli

Quel patrimonio, anche a livello nazionale, secondo Aspesi non si è perso. «Trascinati da Renzi e poi dai 5stelle, una vera visione in questi anni non è venuta fuori, ma tutta l’area del centrosinistra c’è ed esiste ancora per fedeltà valoriale. Letta è appena tornato, ma finalmente è già riuscito a dire qualcosa su cui parlare. Mi riferisco allo Ius soli: anche chi non è d’accordo oggi, prima o poi si dovrà rendere conto che, garantendo sicurezza e senza scorciatoie, un mondo multietnico ha necessariamente bisogno di nuove regole. E poi il tema dei giovani: coinvolgerli da subito è giusto oltre che necessario».

Non sgomito

Il ritorno di Letta al vertice del Pd è destinato a cambiare gli equilibri interni al partito anche in provincia di Varese? A precisa domanda, Aspesi non glissa: «Da sempre il mio approccio è open. Sono sereno e non ho mai sgomitato. Quello che dovevo fare l’ho fatto e se c’è da fare qualcosa sono a disposizione».

M24 TV – Alfieri: «Non ci si vergogna del Pd. Per Letta sarà una sfida difficile»

mario aspesi enrico letta – MALPENSA24