I lavoratori della Hammond di Marnate: «Pronti a incatenarci ai cancelli»

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MARNATE – Alle 7.30 di oggi, lunedì 7 gennaio,  i 40 lavoratori della Hammond di Marnate sono arrivati puntuali in ditta, al 98 di via Gramsci. Ordinati, uno dopo l’altro, hanno varcato il cancello dell’azienda e hanno timbrato il cartellino. Ad attenderli la troupe del Tg3 regionale e, subito dopo, quella di Mattino 5. «Da qui non ce ne andiamo – spiegano – Siamo pronti ad andare avanti. A fare il nostro lavoro quotidiano. Ci hanno fatto passare un Natale amarissimo. Ci hanno licenziati due ore dopo averci consegnato il cesto natalizio con lettera di auguri. Ma noi non ci arrendiamo: qui c’è futuro. Ci sono commesse per almeno altri tre o quattro mesi di lavoro». Commesse che o verranno realizzate dagli operai della ex Trasformatori Marnate «O da nessun altro – spiegano Rino Pezone, della Fiom Cgil e Ilaria Campagner, della Fim Cisl – E sia chiaro che da oggi in poi, dallo stabilimento, non uscirà più un pezzo. Almeno sino a quando la situazione non sarà chiarita».

«Da qui non uscirà più un pezzo»

Un camion, venuto a ritirare un trasformatore finito qualche giorno fa, è già stato mandato via senza il carico. «La macchina aziendale parcheggiata davanti al cancello – spiega Pezone – Serve a bloccarlo. Da oggi, da qui, non esce più nulla. Ci attendiamo un contatto con la dirigenza, contatto che ad oggi non c’è ancora stato. I lavoratori sono pronti a tutto, anche a incatenarsi ai cancelli dell’azienda se necessario». La battaglia è davvero cominciata. I 40 lavoratori stanno incassando la solidarietà di tutta Italia e la Hammond, balzata agli onori della cronaca nazionale non proprio con buone referenze, potrebbe accusare il colpo in quanto quotata in borsa. «Siamo pronti al dialogo – spiegano Pezone e Campagner – Lo siamo stati da subito. Ci siamo messi a disposizione durante tutto il periodo natalizio. Non c’è mai stato un contatto. Un primo incontro dovrebbe tenersi nella settimana tra il 14 e il 18 gennaio. Speriamo in quella sede di capire almeno il perchè di questa decisione». Gli uffici della Hammond sono stati rinnovati da pochi mesi, Tutto nuovo. Così come i macchinari rinnovati con un gran investimento di euro. Le commesse ci sono. Una decina di persone assunte in pochi mesi, «Alcuni di noi – spiegano i lavoratori – Erano stati contattati tra giugno e settembre da altre ditte. Siamo stati persuasi a restare qui perché questo sarebbe dovuto essere l’anno del rilancio. Pochi mesi dopo è arrivata la notizia della chiusura con licenziamento». Domani i lavoratori torneranno in ditta: «Lo faremo ogni giorno. Non ci arrendiamo. Siamo pronti a lottare per il nostro futuro».

Marnate Hammond incatenati – MALPENSA24