Dramma di Marnate, il biglietto dell’omicida. Il sindaco: «Rispetto e silenzio»

MARNATE – E’ arrivato nella notte il provvedimento di fermo per indiziato di reato a carico di Angelo Paganini, 60 anni, accusato di aver assassinato la madre, Maria Facchinetti, 88 anni, nell’abitazione di via Marconi a Marnate dove entrambi vivevano.

Fermo per omicidio

Paganini era tornato a vivere con l’88enne dopo il divorzio. L’uomo, che avrebbe ucciso la madre soffocandola se a mani nude o con un cuscino è da chiarire, ha poi cercato di togliersi la vita impiccandosi.

Gli scritti di Paganini

I carabinieri avrebbero acquisito un biglietto vergato da Paganini convinto di togliersi la vita all’interno del quale l’uomo avrebbe chiesto perdono a tutti per quanto fatto. A scoprire l’accaduto, intorno alle 11 di ieri, venerdì 23 settembre, è stato un famigliare passato per una visita di cortesia. L’arrivo dei soccorsi ha salvato la vita del 60enne che si trova ora piantonato in ospedale dagli agenti della Polizia Penitenziaria, essendo sottoposto a fermo. L’uomo non è in pericolo di vita ma si trova in stato di shock.

Al vaglio del Gip

Nelle prossime ore, forse già lunedì 26 settembre, l’uomo sarà interrogato dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio Piera Bossi per la convalida del provvedimento emesso a suo carico.

Delitto imprevedibile

La ricostruzione dell’accaduto appare molto chiara agli occhi dei carabinieri della compagnia di Saronno e della stazione di Gorla Minore che stanno conducendo le indagini. Il 60enne avrebbe ucciso la madre molto probabilmente soffocandola. Solo l’autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore, potrà però fornire tutte le risposte sulle cause del decesso. L’anziana era allettata e in condizioni di salute già cagionevoli.

Conti al vaglio

Paganini, per contro, non ha alle spalle nulla che potesse far presagire il peggio. La situazione famigliare era del tutto normale (nessuna situazione di disagio mai segnalata ai servizi sociali) né al momento risulta che l’uomo avesse problemi sotto il profilo psichiatrico o si stesse sottoponendo a cure o terapie. A carico del 60enne non ci sono trascorsi che possano riportare ad un’indole violenta.

Rispetto e silenzio

Il sindaco di Marnate Elisabetta Galli, nell’esprimere il cordoglio di tutta la comunità, sottolinea che «Una tragedia del genere, senz’altro caratterizzata da grande sofferenza e dolore che si possono solo. immaginare dal drammatico epilogo, merita rispetto e silenzio. Ritengo che dopo la doverosa cronaca possa cadere un silenzioso velo di compassionevole vicinanza».

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