Medici pensionati contro il virus. E la Lombardia chiede «più fondi» al governo

MILANO – Regione Lombardia chiede al governo «più fondi» per fronteggiare i danni che l’emergenza coronavirus sta facendo al tessuto economico. «Non bastano i pannicelli caldi, servono misure straordinarie»: l’appello dell’assessore all’economia Davide Caparini, dopo che il decreto legge di ieri, 28 febbraio, ha toccato quasi esclusivamente la “zona rossa”. Nel frattempo, sul fronte sanitario, la Regione si prepara a gestire una fase delicata (con 615 contagiati e circa 8000 contatti diretti in isolamento) ed è pronta a reclutare anche medici e infermieri in pensione per rafforzare gli organici a disposizione.

In attesa del decreto

«Il virus è ancora presente, si sta espandendo – ammette il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – ma confidiamo che presto si dispieghino gli effetti positivi delle misure prese». Non è il momento di abbassare la guardia, e nemmeno la mascherina. Ecco perché la Lombardia ha chiesto e ottenuto lo stop alle scuole per altri sette giorni. E domani mattina, domenica 1 marzo, arriverà il decreto della presidenza del consiglio dei ministri che rinnoverà le restrizioni per la settimana che viene: per ora si sa per certo solo che le lezioni a scuola saranno sospese (ma i plessi resteranno aperti per i docenti che potranno attivare forme di e-learning, il personale amministrativo e le operazioni di sanificazione), così come le manifestazioni pubbliche. «Si lavora sull’evitare assembramenti – sintetizza il vicepresidente Fabrizio Sala – senza panico, ma dobbiamo andare avanti e far ripartire l’economia, trovando l’equilibrio tra la tutela e la necessità di dar fiato all’economia».

Misure straordinarie per l’economia lombarda

Nel frattempo da Regione Lombardia arrivano le critiche al governo sul decreto legge economico varato ieri. «Nel decreto non c’è nulla per i lavoratori e le aziende esterne alla zona rossa» ha dichiarato l’assessore Caparini, rimarcando anche che la dotazione del fondo per la cassa integrazione straordinaria, nella sola zona rossa, è «insufficiente per coprire i tre mesi necessari». Il problema è che il coronavirus sta provocando danni all’economia di tutta la Lombardia: «Non bastano pannicelli caldi, ma in una situazione straordinaria abbiamo bisogno di misure straordinarie, tempestive ed efficaci» l’appello di Caparini, che invoca «misure a sostegno» di tutti i settori dell’economia lombardia, a partire dal turismo ma non solo.

I numeri dell’emergenza

Per quanto riguarda l’evoluzione dell’emergenza, dall’assessore al welfare Giulio Gallera è arrivato il consueto aggiornamento quotidiano: siamo arrivati a «615 tamponi positivi, su 5723 analizzati, circa il 12%». I ricoverati «sono 256, più 80 in terapia intensiva, meno rispetto a ieri (erano 85, ndr)». Ma sono «circa 8000 i contatti diretti in isolamento», per i quali Gallera annuncia che si stanno «definendo modalità di sorveglianza più strutturata, attraverso i volontari di Protezione civile e gli infermieri dell’ADI», perché è «strategico fare in modo che queste persone rimangano al loro domicilio e vengano monitorate». I decessi sono saliti a 23, ma «tutte persone anziane, con patologie già presenti e un quadro clinico compromesso». Dati confortanti, quello dei «60 contagiati dimessi» e dei «28 nuovi accessi negli ospedali» di contagiati, contro 39 e 44 negli ultimi due giorni.

Al via il reclutamento

Il sistema, spiega Gallera, si sta «strutturando con grande forza per gestire un iperafflusso e una necessità crescente in un tempo medio», visti i numeri crescenti. Ecco perché è partito «il reclutamento di medici per gli ospedali in affanno, come Lodi ma soprattutto Cremona, in arrivo dalle ASST di Varese, Bergamo e Lariana, già nelle prossime ore, e facendo scorrere le graduatorie». Tra le possibilità chieste al governo, anche quella di «assumere medici e infermieri in pensione, con un percorso amministrativo rapido», per poter rafforzare gli organici messi a dura prova dall’emergenza. E già lunedì 2 marzo verranno stanziati 40 milioni di euro per le ASST per l’acquisto di presidi, le manutenzioni per approntare reparti, ecc., mentre dall’OMS arriva la richiesta di pensare ad un ospedale dedicato per i contagiati da coronavirus.

lombardia medici pensionati coronavirus – MALPENSA24