Metti una domenica con guanti e scopa a pulire i giardinetti dei figli a Legnano

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LEGNANO – Sono arrivati a decine, mamme, papà ma anche tanti bambini per una domenica pomeriggio decisamente inconsueta. Muniti di scope, palette e sacchi hanno raccolto l’invito a pulire i giardinetti pubblici di piazza Trento e Trieste a Legnano. C’erano Patrizia con il marito Alessio, Carlo e Laura con i figli Andrea, Alessio e Mattia, e poi Sara, Gaia e tanti altri. Grandi e piccoli, almeno una cinquantina: l’opera di pulizia si è protratta per buona parte del pomeriggio, con arrivi distribuiti nel tempo. Il passaparola ha raggiunto le famiglie di tre scuole vicine, la materna San Domenico, l’elementare Mazzini cui si accede proprio dai giardini e la materna di via Cavour; hanno dato il loro contributo anche i contradaioli di San Domenico e San Martino. Tutti con la volontà di ridare una veste decorosa al parchetto e lanciare un messaggio alle amministrazioni venture, anche con una raccolta di firme: così non si può andare avanti, gli spazi verdi della città meritano ben altra attenzione. A ristorare la mente il carretto di Girolibri, premio finale una merenda per tutti.

Mamme e papà: «Basta degrado e insicurezza»

legnano pulizia giardini famiglie volontari«C’erano un sacco di bottiglie, specie lungo la strada davanti ai bar, che danno il loro contributo al degrado» racconta con la ramazza in mano Patrizia, che abita tanto vicino ai giardini da sentire «le litigate fra i malintenzionati che li frequentano a tarda sera. Da anni – racconta – io e gli altri genitori dei bambini che vengono qui a giocare scriviamo lettere al Comune, ma nessuno è mai intervenuto». «Il nostro – le fa eco Sara, munita di guanti, mentre trascina un saccone pieno di foglie secche – è un flash mob per attirare l’attenzione. Qui non vengono solo bambini ma anche tante persone anziane, specie d’estate. Anni fa trovavamo anche siringhe, ora il problema è soprattutto la mancanza di manutenzione dell’area verde e di quello che c’è».

Il comitato dei genitori chiede telecamere e cancelli chiusi

L’elenco delle cose da sistemare è lungo e comprende la carenza di illuminazione, la pavimentazione stradale sconnessa, i giochi rotti, le panchine insufficienti, il bel circuito per l’educazione stradale dei piccoli trascurato: mica solo la sporcizia. «Vorremmo telecamere – dicono i rappresentanti del Comitato genitori Mazzini – e che si tornasse a chiudere i cancelli di notte, come si faceva una volta. L’abbiamo chiesto più volte, ma non si è mai capito chi se ne deve occupare». Fra i volontari, qualche ex consigliere comunale e un candidato sindaco, tutti in veste privata. La speranza è che il senso dell’iniziativa sia recepito da chi subentrerà nell’amministrazione della città.

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