MILANO – Lo hanno seguito fino al portone di casa, aggredito alle spalle e costretto con una pistola a consegnargli il suo orologio Rolex da 15 mila euro. Vittima della rapina è stato un cinquantenne inglese, residente a Milano. La Polizia di Stato, nell’ambito di una attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito in queste ore il fermo di polizia giudiziaria di due cittadini italiani di 38 e 43 anni, entrambi pregiudicati, gravemente indiziati di aver commesso il colpo la scorsa settimana.
La ricostruzione del colpo
Erano le sei del pomeriggio quando l’uomo stava uscendo da un supermercato di via Vincenzo Monti, con al polso un orologio Rolex, modello Oyster Perpetual, del valore di circa 15mila euro, senza accorgersi di essere seguito da due persone. Quando il 50 enne è arrivato davanti al portone di casa, uno dei due rapinatori gli ha puntato una pistola al volto, minacciandolo per farsi dare l’orologio. Una volta avuto quello che volevano, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.
Gli agenti del Commissariato Milano Centro, sulla base della descrizione fornita dalla vittima e dell’analisi dei video delle telecamere di videosorveglianza, sono risaliti alla targa dello scooter, risultato rubato, e all’identità di uno dei due rapinatori. Si tratta di un 43enne scarcerato lo scorso giugno, dopo un lungo periodo di detenzione per reati contro il patrimonio. Giovedì 28, nel pomeriggio, i poliziotti, notato lo scooter utilizzato per la rapina e individuato il possibile complice, hanno svolto un servizio di osservazione in zona Niguarda dove risiede una familiare del 43enne che, poco dopo, è stato visto uscire e dirigersi, a bordo del motorino, insieme a un altro uomo, verso il centro di Milano.
Allertati dai colleghi, gli agenti della sezione Falchi della Squadra Mobile, li hanno inseguiti per le vie del centro e giunti in via Santa Sofia li hanno fermati e sottoposti a controllo trovandoli in possesso di una pistola semiautomatica marca Browning, risultata illegale, verosimilmente la stessa utilizzata per la rapina.
Nel corso delle successive e perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei due indagati, la Polizia di Stato ha sequestrato i vestiti utilizzati nella rapina, mentre la vittima, nel frattempo convocata presso gli
uffici di via san Sepolcro, ha riconosciuto i due fermati quali autori della rapina subita.
