Cena con champagne a Milano: il figlio di Bossi non paga il conto. Denunciato

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VARESE – Ricca cena innaffiata da champagne poi le scuse al momento di saldare il conto. Riccardo Bossi, primogenito del Senatur Umberto, finisce nei guai ancora una volta. Il 40enne avrebbe cenato in compagnia di una donna nell’Antica Osteria Cavallini di Milano, prima di andare via senza pagare il conto. I fatti risalgono alla scorsa vigilia di Natale: il conto sarebbe di 240 euro. Di cui 130 in vino. Dopo settimane fatte di scuse e di tentennamenti la proprietà del ristorante ha infine sporto denuncia.

Già condannato a Busto e Varese

Al momento del saldo Bossi jr. avrebbe detto di aver dimenticato il portafoglio impegnandosi a saldare il conto al più presto. Qualche giorno dopo avrebbe inviato al ristorante la ricevuta di un bonifico a copertura del conto che il ristorante, però, non si sarebbe mai visto accreditare sul conto.

Non è la prima volta che lo stesso Riccardo Bossi si rende protagonista di episodi simili: già in passato, infatti, diversi ristoratori avevano fatto notare uno comportamento simile da parte del quarantenne. A settembre 2019 a Firenze si era allontanando da un ristorante (il conto era di 66 euro) dicendo che, non avendo contanti, avrebbe fatto un prelievo al bancomat. Nel 2014 era stato condannato dal tribunale di Busto il mancato pagamento del conto in una notissima gioielleria di Busto Arsizio, dove aveva acquistato un prezioso orologio e altri monili d’oro. Nel 2017 era stato condannato dal tribunale di Varese per non aver saldato conti relativi a lavori eseguiti in casa e alla manutenzione dell’auto.

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