Mensa dei poveri, chiesti 70 rinvii a giudizio. E Caianiello sta ancora parlando

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MILANO –  I pm di Milano Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri hanno chiesto il rinvio a giudizio per quasi settanta persone, tra cui l’ex vice-coordinatore lombardo di FI ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella e il consigliere lombardo ‘azzurro’ Fabio Altitonante, nella maxi inchiesta Mensa dei poveri, coordinata dall’aggiunto Alessandra Dolci, su un giro di mazzette, appalti e nomine pilotate e finanziamenti illeciti, con al centro la figura del presunto “burattinaio” Nino Caianiello, ex responsabile di Forza Italia a Varese.

Stralciate solo le posizioni minori

A fine settembre, infatti, la Procura aveva chiuso le indagini a carico di 71 persone, tra cui anche il consigliere lombardo ‘azzurro’ Angelo Palumbo, e ora ha chiesto il processo, stralciando dall’elenco solo alcune posizioni ‘minori’. Non è chiaro se tra le 70 richieste di rinvio a giudizio compaia anche quella anche a carico dell’ex coordinatore provinciale di Forza Italia a Varese Carmine Gorrasi: «Abbiamo ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini a inizio ottobre – spiega il legale di Gorrasi Roberto Craveia – Abbiamo depositato un’ampia e, a nostro parere memoria difensiva allora, chiedendo l’archiviazione. Al momento non sappiamo se c’è stata una richiesta di rinvio a giudizio o meno». Nel frattempo, Caianiello, che sta collaborando da mesi, si sta sottoponendo ad altri interrogatori coi pm, l’ultimo dei quali anche alla presenza del pm della Dda Alessandra Cerreti, uno dei titolari di un’inchiesta su una presunta associazione mafiosa nel Varesotto (il nome di Caianiello era emerso nell’indagine).

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