Minaccia di morte la moglie. La polizia di Busto arresta un 30enne

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BUSTO ARSIZIO – Minacciava di morte la moglie, sferrando pugni e calci alle pareti davanti ai loro due figli piccoli. Ancora un arresto per violenze domestiche eseguito dalla volante del Commissariato della polizia di Stato di Busto Arsizio. Questa volta a finire in manette per maltrattamenti in famiglia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale è stato un trentenne, già noto alle forze dell’ordine e alla magistratura di Busto Arsizio per analoghi episodi di cui si era reso protagonista in passato.

Violenza in famiglia

Erano circa le 11.30 di ieri mattina, 25 agosto, quando la pattuglia è intervenuta a casa dell’uomo, un italiano di origini tunisine, su richiesta della moglie che, spaventata, riferiva che il coniuge era in preda all’ennesimo accesso di violenza nei suoi confronti e alla presenza dei loro figli, due bambini di pochi anni. Gli agenti in effetti, arrivati sul posto, hanno potuto direttamente constatare che l’uomo, incurante della loro presenza, continuava a minacciare di morte e a insultare la moglie sferrando violenti pugni contro mobili e pareti.

La fuga e l’arresto

Per allentare la tensione i poliziotti hanno condotto l’uomo all’esterno dell’abitazione, ma qui il trentenne dopo averli spintonati si è dato alla fuga a piedi. È stato comunque raggiunto dopo un breve inseguimento ma, anziché arrendersi, ha dato vita a una colluttazione con gli operatori riuscendo a colpirli e causando loro lievi lesioni prima di essere bloccato e ammanettato. Vista la recidiva del trentenne, già condannato per lo stesso reato, e considerato che anche recentemente ha ripreso a insultare, minacciare e picchiare la moglie, tornata con lui nella casa familiare nonostante tutto, gli uomini del vicequestore Franco Novati lo hanno arrestato e condotto in carcere.

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