Misure post Covid ad Arsago. Slittano Imu e Tari e partono i lavori

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ARSAGO SEPRIO – I pagamenti di Imu e Tari slittano di un mese. Ad Arsago continua il percorso per ripartire dopo la crisi legata al Coronavirus, con una serie di iniziative approvate dal consiglio comunale durante la seduta di venerdì 3 luglio. L’emergenza sanitaria al centro della discussione, che si apre con la comunicazione sui prelevamenti d’urgenza dal fondo di riserva. «Abbiamo utilizzato 4950 euro, imputati alle spese correnti, per contrastare le difficoltà causate dal Covid», spiega l’assessore al bilancio Roberta Mantovan. «Successivamente, con una proposta di variazione, abbiamo deciso di incrementare alcune voci del bilancio e intervenire in favore dei servizi estivi della scuola materna, con un prelevamento di 5200 euro».

L’Imu a luglio

All’ordine del giorno lo slittamento della rata Imu, un concreto sostegno alle famiglie in difficoltà di liquidità. «Abbiamo rimandato il pagamento al 10 luglio, senza interessi o sanzioni», ha dichiarato il sindaco Fabio Montagnoli. «Abbiamo dovuto escludere però i fabbricati di categoria D, che sono di pertinenza dello Stato, la cui scadenza era il 16 giugno». Una chiarezza sulla questione legata alla tassa sugli immobili, motivo di fraintendimenti degli ultimi mesi. «Si riteneva che i pagamenti potessero slittare, ma lo Stato non ha mai dato evidenza di questa possibilità, lasciando una certa autonomia ai Comuni sulla decisione da prendere». Arsago ha pensato di ragionare in altri termini, concentrandosi in particolare sugli impedimenti causati dal lockdown. «Lo slittamento dell’Imu ha intenzioni pratiche, per evitare che si formino code agli uffici postali o alle banche, visto che non è ancora immediato spostarsi», ha specificato Mantovan.

Proroghe anche per la Tari

Anche le proroghe sulla tassa dei rifiuti è da individuare soprattutto nella crisi Covid. «La scadenza originaria del 30 giugno slitta al prossimo 31 luglio», ha proseguito l’assessore al Bilancio. «E poi le successive rate del 30 settembre e del 30 novembre sono rimandate rispettivamente al 31 ottobre e al 30 dicembre». In corso anche alcune variazioni legate alla quantificazione della Tari, perché «vanno rideterminate le tariffe e va rifatto il Piano economico finanziario (Pef), che è in corso di ultimazione a causa del rallentamento degli uffici». Tutti rallentamenti che hanno portato a rimandare di un mese i pagamenti, «in attesa di poter definire il nuovo Pef e poter uscire in scadenza con delle rate ricalcolate».

Variazione del bilancio di previsione

A sostegno delle politiche post-Covid arsaghesi arriveranno anche 50mila euro dallo Stato, cifra che obbliga ad intervenire sulla variazione del bilancio di previsione 2020-2022. «Lo Stato ha messo a disposizione di alcuni Comuni questa cifra per effettuare interventi di efficientamento energetico sulle strutture comunali», ha reso noto Mantovan. Per il momento è solo stata assegnata e si aspetta che venga erogata anche ad Arsago. In ogni caso, verrà investita. «Verranno inclusi interventi per mettere in sicurezza gli immobili del Comune. L’assegnazione dei lavori sarà a settembre e ci stiamo attivando per sfruttare al meglio questa spesa», ha concluso Montagnoli.

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