Monopattini, Busto volta pagina: bando per 300 mezzi. Più 150 per il bike sharing

BUSTO ARSIZIO – Un nuovo gestore che porti in città 300 monopattini elettrici e 150 velocipedi a pedalata assistita, con la possibilità di sospensione del servizio nei (meno redditizi) mesi invernali: lo cerca il Comune di Busto Arsizio con il bando di manifestazione di interesse che è stato varato dalla giunta comunale nella seduta di oggi, 4 agosto.

La manifestazione d’interesse

La tempestiva risposta alla sospensione del servizio di sharing dei monopattini era stata già annunciata dall’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo: la nuova manifestazione di interesse intende «procedere all’individuazione di un gestore interessato a svolgere servizi di mobilità in sharing con monopattini elettrici e biciclette a pedalata assistita in modalità “free floating”». L’obiettivo è di riportare in città un servizio che «non comporterà alcun impegno e spesa per l’amministrazione comunale».

Bike sharing verso il ritorno

Per il bike sharing si tratterebbe di un ritorno molto atteso, dopo il flop del servizio a postazione fissa che era stato istituito più di dieci anni fa grazie ai fondi di un bando. «Il servizio – annuncia l’assessore Loschiavo – sarà innovato rispetto al precedente, sia perché saranno messe a disposizione bici a pedalata assistita, sia perché la modalità di ritiro e consegna a flusso libero permetterà maggiori flessibilità, economicità ed efficienza, oltre a una diffusione territoriale più estesa e più capillare rispetto al bike sharing a postazione fissa».

Monopattini più sicuri e meno “ingombranti”

Per i monopattini invece sono previste alcune novità per superare le criticità emerse in questi due anni: «Saranno rinforzate le prescrizioni di sicurezza volte a garantire una maggior tutela dell’utenza (diminuzione velocità massima, previsione indicatori luminosi, rafforzamento sistemi dei freni, obbligo utilizzo casco per i minorenni, ecc.) nel rispetto del diritti degli altri utenti della strada, come il divieto di utilizzo dei marciapiedi, il divieto di sosta sui marciapiedi, ecc., come previsto dalle norme più recenti».

Si “riciclano” le aree di sosta

Inoltre, si legge nella nota della giunta, «il servizio dovrà essere fornito anche prevedendo l’utilizzo delle aree di stazionamento già esistenti per il bike sharing o in adiacenza ai punti di erogazione dell’acqua potabile e precisamente nei pressi delle stazioni ferroviarie, in centro (via Milano e piazza Santa
Maria); nelle vicinanze dell’ Ospedale, del Municipio, del Tribunale e della Piscina, ma anche nei quartieri di Beata Giuliana, Sant’Anna, Sacconago e Borsano.

Regole più stringenti

Il nuovo gestore infine «dovrà mettere a disposizione degli utenti 300 monopattini elettrici e 150 velocipedi a pedalata assistita e potrà sospendere il servizio nei mesi invernali». Sarebbe infatti questo uno dei motivi che avrebbe indotto Bit Mobility ad abbandonare Busto. «Il gestore dovrà inoltre garantire, oltre alla manutenzione dei mezzi, i servizi di call-center e di pronto intervento e controllo dei mezzi con la previsione di recupero, entro le successive 24 ore dalla segnalazione, dei mezzi abbandonati posteggiati in modo improprio o in aree vietate». Ora non resta che capire quale operatore privato si accollerà dell’impegno di rilanciare i servizi di sharing.

busto arsizio bike sharing monopattini – MALPENSA24