MILANO – «Il governo e la Protezione civile devono darci rapidamente mascherine e dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario in prima linea nella gestione dell’emergenza». Ad invocarlo, facendosi portavoce della commissione sanità del consiglio regionale della Lombardia che si è riunita questa mattina al Pirellone, è Emanuele Monti, consigliere regionale varesino e presidente dell’organismo consultivo. Che raccoglie «il grido di allarme che emerge dalla commissione sanità e dalle aziende ospedaliere».
Mascherine per tutti
Un tema dirimente, che per Monti non dovrebbe essere oggetto di polemica politica: «Non è accettabile che le nostre strutture debbano riuscire ad ottenere i presidi indispensabili per la loro protezione grazie alle associazioni e alla generosità dei privati – rimarca il presidente della commissione sanità – è una situazione da risolvere in tempi rapidi da parte della Protezione civile nazionale. Su questo maggioranza e opposizione insieme chiedono risposte». Ma, aggiunge Monti, «è fondamentale che tutti coloro che lavorano nelle filiere indispensabili abbiano accesso ai presidi individuali. Perché non ci devono essere cittadini di serie A e di serie B».
Tamponi anche nei laboratori privati
Il presidente della commissione sanità Emanuele Monti torna anche sulla questione dei tamponi: «Mi spiace che il PD voglia strumentalizzare la questione e prendere posizione politica su questo tema – afferma il consigliere regionale leghista – dobbiamo fare ragionamenti concreti e pragmatici. Io penso che si debba dare la possibilità anche ai laboratori privati accreditati di effettuare i tamponi a tutti i cittadini che ritengano opportuno eseguirlo, anche con erogazione domiciliare per limitare gli spostamenti. L’attuale divieto è un tema da valutare. Ma è l’Istituto Superiore di Sanità che deve certificare e chiarire: ci dev’essere una voce unica, serve una linea guida e un’indicazione chiara da parte del Ministero della Salute».