Omicidio di Morazzone, Bianchi (Lega): “Le istituzioni hanno fallito. Interesserò il ministro Cartabia”

morazzone omicidio bianchi cartabia

MORAZZONE – Una misura di custodia cautelare ai domiciliari a casa del padre anziano dopo il tentato omicidio, a coltellate, di un collega lo scorso 26 novembre ad Azzate. La possibilità di vedere il figlio e di trascorrere con lui il Capodanno senza alcuna sorveglianza nonostante l’attivazione di un codice rosso per maltrattamenti in famiglia a suo carico.

La rabbia dopo l’orrore

Davide Paitoni, 40 anni, a Capodanno ha ucciso il figlio Daniele di soli 7 anni con una coltellata alla gola e poi è evaso da quei domiciliari incapaci evidentemente di trattenerlo e ha tentato di accoltellare a morte anche la moglie raggiungerla a Gazzada Schianno, nella casa dei genitori di lei. A novembre, in sede di interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Varese dopo il tentato omicidio del collega Paitoni, aveva persino mostrato davanti al giudice l’intenzione di ravvedersi per quella situazione famigliare che aveva spinto i famigliari a rivolgersi alle forze di polizia.

Il sistema non ha funzionato

Oggi, davanti all’enormità della tragedia, la rabbia monta tra i cittadini che mettono sotto accusa un sistema che non saputo o potuto difendere un bambino e sua madre. I domiciliari erano adeguati? Un orrore simile avrebbe potuto in qualche modo essere evitato? «È evidente che non hanno funzionato più di una questione, in primis la custodia cautelare ma anche il rapporto della tutela sul minore, oltre che le interlocuzioni con i comuni – dice Matteo Bianchi, onorevole in quota Lega e ancora prima sindaco proprio di Morazzone – Non si parlano i vari poteri e le istituzioni tra loro ma se lo avesse saputo il sindaco, che è sentinella, lo avrebbero attenzionato».

Il Governo deve intervenire

«E’ una cosa che lascia di stucco – prosegue Bianchi – Che ha scosso tutti. E ciò che non ha funzionato nel tutelare la sicurezza di un bambino di 7 anni deve essere affrontatoLa questione ora la porterò alla Camera, ai massimi livelli di interlocuzione con Governo. Domattina approfondirò tecnicamente la questione e anche cercherò testimonianze di una vicenda che covava in silenzio. Farò tutte le verifiche del caso e depositerò un’interrogazione o un’interpellanza al ministro della Giustizia Marta Cartabia».

Le possibili aggravanti

Entro martedì 4 gennaio Paitoni tornerà davanti al Gip del tribunale di Varese per la convalida del fermo eseguito nella mattinata di oggi dai carabinieri della compagnie di Varese e Saronno. L’uomo è stato fermato a Viggiù mentre era in fuga verso la Svizzera. Intercettato in auto ha cercato di sparire continuando la sua corsa a piedi, sempre armato di coltello. Rischia che gli vengano contestate tutte e tre le aggravanti più pesanti: premeditazione, crudeltà e legame parentale.

L’omicidio di Morazzone, quando le garanzie di legge falliscono

morazzone omicidio bianchi cartabia – MALPENSA24