L’omicida di Morazzone a novembre aveva accoltellato un collega ad Azzate

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MORAZZONE – Era ristretto ai domiciliari per il tentato omicidio di un collega di lavoro Davide Paitoni, il 40enne arrestato all’alba di oggi per aver tentato di uccidere la moglie a coltellate a Gazzada, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, e accusato anche di aver assassinato il figlio di soli 7 anni con un fendente alla gola a Morazzone. La famiglia è originaria di Venegono Superiore.

L’orrore dei vicini

L’uomo vive in una casa di corte di via Cuffia a Morazzone insieme al padre anziano. La moglie non risiedeva più con lui. Sotto shock i vicini di casa ancora increduli per quanto accaduto. «Poco prima della mezzanotte di ieri (sabato primo gennaio) abbiamo visto una serie di luci blu in cortile – raccontano – Abbiamo pensato si trattasse di un’ambulanza in soccorso ad un vicino anziano. Poi abbiamo visto i carabinieri e poco a poco abbiamo capito cosa era successo. Non ci sono parole davanti ad un orrore simile». Del 40enne i vicini di casa sanno poco. «Conosciamo il padre – spiegano – Una persona gentile, mansueta. Una persona per bene». Del figlio aggiungono soltanto che «Era ai domiciliari per aver aggredito un collega di lavoro».

Il tentato omicidio del collega

Il 26 novembre scorso il 40enne aveva accoltellato alla schiena un collega in via 2 giugno ad Azzate nella ditta dove entrambi lavoravano. L’uomo era fuggito subito dopo; i carabinieri di Varese lo aveva raggiunto e arrestato con l’accusa di tentato omicidio nella stessa abitazione di via Morazzone dove questa notte si è consumata la tragedia. Incensurato aveva risposto al Gip di Varese. L’aggressione al collega sarebbe stata da ricondursi a dissidi maturati in ambito lavorativo. Per lui il Gip aveva disposto la misura di custodia cautelare degli arresti domiciliari.

Tenta di accoltellare la moglie a Gazzada. A Morazzone trovato il cadavere del figlio di 7 anni

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