Magnago aderisce al Patto dei Comuni contro la violenza di genere

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MAGNAGO – Lo scorso dicembre l’Amministrazione comunale di Magnago ha deciso di aderire al Patto dei Comuni contro la violenza di genere promosso da Anci-Associazione nazionale Comuni italiani. «Un ulteriore atto – commenta il sindaco, Carla Picco – di impegno concreto volto a contribuire alla costruzione di una società solidale aperta e rispettosa del singolo. Un atto formale certo, ma volto a creare occasioni anche di riflessione sul tema della violenza di genere che si aggiunge alle diverse attività e azioni già intraprese dall’Amministrazione comunale in questi anni».

Obiettivi e strumenti per raggiungerli

I sindaci aderenti al Patto si dicono consapevoli «che la mancanza di pari opportunità tra donne e uomini, pur nella valorizzazione delle differenze, equivale alla violazione di un essenziale diritto umano» e condannano «qualsiasi forma di violenza e di potere di un sesso sull’altro». L’obiettivo dichiarato è quindi «costruire una società più paritaria e più equa, che dia la possibilità a tutte le persone, indipendentemente dal genere, di sviluppare talenti e potenzialità in ugual misura, di accedere agli stessi strumenti e mezzi, carriere professionali e trattamenti economici».

Per perseguirlo, i sottoscrittori del Patto si impegnano fra l’altro a «favorire e realizzare azioni di sensibilizzazione in particolare rivolte ai più giovani sul tema delle pari opportunità, contro la diffusione di stereotipi di genere e per favorire relazioni paritarie»; «promuovere, nell’ambito dell’amministrazione pubblica, percorsi di formazione e sensibilizzazione sulle politiche di pari opportunità»; «supportare le persone nella conciliazione tra lavoro e famiglia promuovendo servizi adeguati, a sostegno dell’infanzia, dell’adolescenza e della terza età, e garantire alle donne maggiore sicurezza per quanto attiene alla mobilità, all’uso dei servizi pubblici e all’illuminazione delle strade»; «promuovere, favorire e sostenere i Centri Antiviolenza, le Case Rifugio e le reti di sostegno alle donne per sviluppare una reale azione di accoglienza e messa in protezione in sinergia con tutte le realtà, istituzionali e non, presenti sul territorio».

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