LEGNANO – Quarta tappa del Campionato italiano Velocità al “Marco Simoncelli World Circuit” di Misano Adriatico (Rimini) lo scorso finesettimana, l’ultimo del mese di luglio, caratterizzato da un caldo definito “infernale”. Il giovane pilota legnanese Leonardo Abruzzo (nella foto) si è presentato in Romagna con la voglia di riscattarsi dopo i due zeri rimediati al Mugello.
In prova la migliore qualifica di sempre
Giovedì giornata di prove libere per trovare il setting giusto: tutto si svolge regolarmente ma i tempi non arrivano; la messa a punto della moto sembra più complicata del previsto. Il programma del venerdì prevede un solo turno di libere nella mattina e la prima qualifica nel pomeriggio. Ancora qualche aggiustamento e sembra che si arrivi al setting giusto: infatti in Q1 Leonardo parte bene e segna un fantastico 1’43”70 che lo catapulta in terza posizione fino a pochi secondi dalla fine, quando alcuni avversari abbassano il loro crono scalzando Leonardo al 7° posto. Un po’ di amaro in bocca, ma comunque la migliore qualifica di sempre.
Gare 1 e 2 in fotocopia
Sabato mattina va in scena la Q2, che si conclude mantenendo invariata la classifica. Sabato pomeriggio gara 1 vede il pilota legnanese partire non benissimo, alla prima curva passa 8° ma comincia a intraprendere il recupero e si porta in 6.a posizione. Purtroppo a metà gara la moto inizia ad avere un crollo di prestazioni e il gruppo di inseguitori lo raggiunge e lo passa agevolmente. Chiude così in 10.a posizione.
Domenica pomeriggio, ore 15.00, gara 2. Quasi una gara fotocopia. Leonardo parte e recupera qualche posizione, ma a metà gara incomincia a perdere terreno e i suoi inseguitori lo agganciano e lo passano. Chiude in 11.a posizione.
«C’è da lavorare. E migliorare»
Abruzzo torna a casa consapevole che c’è molto lavoro da fare per raggiungere i primi, ma al tempo stesso è il più giovane pilota della griglia (15 anni) e gareeggia contro piloti di 22 anni con esperienze internazionali. Con i punti guadagnati a Misano recupera qualche posizione e si porta in 9.a posizione.
«Non posso dire di essere contento – ammette sincero Leo – Al Mugello sono caduto mentre combattevo per il podio e mi aspettavo di fare bene anche qui. Guardo il bicchiere mezzo pieno: sono nella top ten».
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