Murales e azionariato popolare: la Pro Patria spacca la maggioranza, FdI isolata

Nel riquadro, Matteo Sabba

BUSTO ARSIZIO – Pannelli per pubblicizzare le partite e murales per rinfocolare il rapporto tra città e squadra, ma anche le ipotesi di azionariato popolare e di vendita dello stadio Speroni per consolidare la situazione patrimoniale del club. Sono le proposte a favore della Pro Patria, «simbolo» di Busto, che una maggioranza trasversale di centrodestra-centro (senza Fratelli d’Italia ma con i “terzopolisti” di Popolo Riforme e Libertà) ha messo nero su bianco in una mozione che verrà votata domani sera, 25 ottobre, in consiglio comunale a Busto Arsizio.

Il precedente

Quattro mesi fa la maggioranza era andata in frantumi, tanto da suggerire a Matteo Sabba, autore della mozione, di ritirarla per evitare il muro contro muro al voto. Ora, di fatto, la mozione “Tigrotti si nasce e si diventa” è un cocktail che mette insieme l’originario documento depositato da Sabba (Lista Antonelli) con quello che era stato successivamente prodotto dall’opposizione di Popolo, Riforme e Libertà, ma riprendendo solo in parte uno dei concetti di fondo (l’idea di tenere conto anche delle altre società sportive) dell’emendamento interamente sostitutivo che era stato elaborato dai tre gruppi dei partiti di maggioranza (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia).

La maggioranza trasversale

Così il documento che verrà discusso in aula è firmato da tre dei quattro gruppi di maggioranza, Lista Antonelli, Lega e Forza Italia (tre gruppi che potrebbero anche decidere di federarsi – una proposta in questo senso è già stata avanzata, senza per ora riscuotere grandi consensi), ma non da Fratelli d’Italia. E non è la prima volta che il partito del sindaco si sfila rispetto ad una maggioranza che comprende anche la lista del sindaco: era già successo sulla Tari. C’è invece la firma di uno dei gruppi di minoranza, Popolo Riforme e Libertà di Gigi Farioli, con l’obiettivo di intercettare un sostegno il quanto più possibile trasversale.

Le proposte per la Pro

Tra le proposte «per rinfocolare» il rapporto tra la città e la squadra, tornano i “pannelli” in prossimità di scuole, parchi e stazioni per pubblicizzare partite e risultati, striscioni sulle principali arterie di traffico della città, quattro murales in altrettanti punti strategici della città (di cui uno in centro) e la valorizzazione del Pro Patria Museum con uno spazio per gli eventi. Ma stavolta ci sono anche «progetti e pacchetti per giovani e famiglie per incentivare il brand Pro Patria e la partecipazione alle partite» e «iniziative ad hoc per la valorizzazione del brand e dei valori, non solo di appartenenza, ricordati dal Presidente Patrizia Testa all‘atto del reinsediamento».

Azionariato e stadio

E soprattutto due punti più delicati: che «l’amministrazione, in accordo con la Società, valuti l’opportunità dell’azionariato popolare con eventuale rappresentanza nel Cda», e che valuti persino «la vendita alla Società di stadio e pertinenze consolidando, in tal modo, prospettive patrimoniali e solidità societaria anche in prospettiva di investimenti pluriennali di strategia sui giovani e infrastrutturali». Nell’ultimo punto degli impegni chiesti all’amministrazione, infine, spunta anche la proposta di «stanziare risorse per le opportune forme di comunicazione necessarie, per lo sport in generale», e quindi non solo per la Pro Patria.

busto arsizio consiglio pro patria – MALPENSA24