Dai musei all’Isolino: 20 giovani per la cultura con il Servizio Civile a Varese

VARESE – Prende il via l’esperienza del Servizio Civile per venti ragazze e ragazzi tra i 18 e 28 anni, che saranno attivi in città per 12 mesi con quattro progetti del programma “Varese per la Cultura”, realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Csv Insubria. Le attività spaziano tra promozione dei musei e dell’Isolino Virginia (nella foto), avvicinamento alla lettura, turismo e accesso alla cultura.

Esperienza di crescita

«Per i nostri giovani questa è un’esperienza formativa, di crescita personale e di servizio alla comunità – dichiara l’assessore a sport e gestione del personale Stefano Malerba – per progetti culturali e di natura sociale». Il direttore di Csv Insubria Maurizio Ampollini sottolinea invece come la nuova logica di progettazione del Servizio Civile ponga le basi per sperimentare reali co-programmazioni e co-progettazioni nei territori, «creando sinergie tra pubblico e terzo settore, collegando e valorizzando esperienze e competenze delle singole realtà, che, come nel caso del Servizio Civile Universale, sviluppano politiche di intervento complementari».

Musei, Isolino e Biblioteca

I ragazzi e ragazze prenderanno parte a quattro progetti, con i primi tre che vedono il Comune di Varese in qualità di ente promotore: “Faccia a Faccia con il Museo”, che ha l’obiettivo di avvicinare un nuovo pubblico al patrimonio archeologico dei Musei Civici di Varese e al sito Unesco dell’Isolino Virginia; “The Readers”, che vuole promuovere sempre più la lettura come una pratica benefica legata all’evasione e ai meccanismi di identificazione e di condivisione emotiva; “Varese: luogo ideale per un turismo consapevole”, per promuovere una nuova forma di turismo incentrata sul patrimonio paesaggistico e culturale.

Cultura per tutti

Infine il quarto progetto, promosso da Csv Insubria, “Cultura per tutti”, che si propone di aumentare l’accesso alla cultura dei minori più esposti al rischio di impoverimento culturale e dispersione scolastica della città di Varese, anche attraverso la messa in rete dell’associazionismo culturale e dei servizi educativi extra-scolastici. «Il progetto – commenta Ampollini – offre l’opportunità a 5 giovani di vivere una esperienza a stretto contatto con le realtà di volontariato che si occupano di interventi di carattere educativo rivolto a minori, con lo specifico obiettivo di  aumentare la conoscenza e la fruizione dei servizi culturali del Comune di Varese. Per loro  si apre l’opportunità di vivere un percorso di cittadinanza, di crescita e di acquisizione di competenze e di contribuire a diffondere beni e servizi in ambito culturale, valorizzando appieno le ricchezze della città di Varese».