Varese ricorda la battaglia di Biumo e celebra il suo spirito risorgimentale

L'oratore ufficiale Robertino Ghiringhelli e il presidente di Varese per l'Italia Luigi Barion

VARESE – «La battaglia di Varese al di là del significato militare documenta lo spirito risorgimentale della città». Lo ha detto il professor Robertino Ghiringhelli, storico varesino e oratore ufficiale della cerimonia per il 164° anniversario della battaglia di Biumo che si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 27 maggio, a Varese. Un momento come sempre organizzato dall’Associazione Varese per l’Italia 26 maggio 1859.

Un monumento simbolo

«Uno spirito – ha sottolineato Ghiringhelli, socio fondatore del sodalizio e già docente di storia all’Università Cattolica di Milano – che è anche documentato dal monumento del Garibaldino, inizialmente posto in piazza Cacciatori delle Alpi». La statua, realizzata a metà Ottocento da Luigi Buzzi Leone in pietra molera, venne poi sostituita con l’opera in bronzo realizzata nel 1901 da Enrico Butti che si trova ora in piazza del Podestà, e costituisce non solo un punto di ritrovo per tutti i varesini ma anche un vero e proprio simbolo della città.

Sfilata e omaggio

La cerimonia è iniziata con la sfilata del corteo partito dalla piazza del Tribunale, che ha raggiunto poi proprio piazza del Podestà, dove sono stati resi gli onori militari ai caduti delle guerre risorgimentali, con la deposizione di una corona ai piedi del Garibaldino. Presenti il prefetto Salvatore Pasquariello, il sindaco Davide Galimberti e la vice Ivana Perusin, il Gruppo Bosino, gli Alpini, gli Aviatori e le Crocerossine. Il presidente dell’associazione Luigi Barion ha ricordato Angelo Monti, scomparso lo scorso marzo, che fu socio fondatore del sodalizio garibaldino varesino. Ad animare la cerimonia la musica della Banda musicale Giuseppe Verdi di Capolago e del Corpo filarmonico cittadino di Malnate.