Da Varese verso Oriente: in mostra al Museo Castiglioni la storia di Villa Toeplitz

museo castiglioni mostra toeplitz 14

VARESE – Venerdì 9 giugno il Museo Castiglioni di Varese inaugurerà alle 16.30 una nuova mostra temporanea: proprio il luogo in cui ha sede l’istituzione e la storia dei suoi principali proprietari sono il soggetto dell’esposizione, dal titolo “Toeplitz – Da Varese verso Oriente”.

Villa Toeplitz, 1938-39 (Archivio storico Intesa Sanpaolo)

Il connubio tra arte e natura

Il parco monumentale di Villa Toeplitz rappresenta infatti uno dei più notevoli patrimoni paesaggistici della città. Il quartiere di Sant’Ambrogio Olona dove è situato, alle pendici del Sacro Monte, è una delle realtà più belle del capoluogo; caratterizzato dalla presenza di prestigiose abitazioni signorili, costruite in gran parte tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, con gli annessi giardini e parchi impreziositi da rare e spesso imponenti essenze arboree, si è sviluppato grazie alla posizione panoramica e per essere luogo di transito per accedere alla Via Sacra.
Uno delle zone più caratteristiche di Varese, che sicuramente ha contribuito alla nascita dell’appellativo “Città Giardino”, definizione che descrive perfettamente il connubio tra arte e natura che caratterizza l’anima del capoluogo. Le ricchezze paesaggistiche, architettoniche ed artistiche del rione furono molto apprezzate già nel corso del Settecento, quando la città divenne ambita meta di villeggiatura. In seguito, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, con il “fiorire” sul territorio di ville e famosi alberghi in stile Liberty, il genio imprenditoriale si unì a quello artistico, incastonandosi in un paesaggio armonioso ed emozionante, ponendo Varese al centro della nascente industria nazionale.

Giuseppe Toeplitz, 1920 (Archivio storico Intesa Sanpaolo)

Uno degli esempi più ammirevoli di arte dei giardini

Questi furono sicuramente alcuni dei motivi che indussero Giuseppe Toeplitz e la seconda moglie Edvige Mrozowska, negli anni Venti del secolo scorso, a scegliere la città, e il rione, come luogo in cui vivere e dove ancora oggi riposano. Il parco che hanno realizzato, unico nel suo genere, è caratterizzato da uno stile eclettico con richiami orientaleggianti e da una fontana monumentale di oltre 200 metri di lunghezza e 40 metri di dislivello. Il sito rappresenta, nel quadro del ventesimo secolo, uno degli esempi più ammirevoli di arte dei giardini, sintesi perfetta tra le personalità diverse ma entrambe straordinarie dei coniugi.
Una vera e propria meraviglia nascosta da riscoprire e conoscere nelle sue architetture e nelle vite dei principali proprietari: in quest’ottica è stata pensata la mostra “Toeplitz – Da Varese verso Oriente” realizzata grazie al bando “Meraviglie del Territorio”, promosso dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto per “dare voce a tutto il bello che c’è”. L’obiettivo è riportare alla memoria uno dei luoghi simbolo della città e far conoscere la storia di due personalità che nei primi decenni del secolo scorso si distinsero nei loro ambiti professionali contribuendo allo sviluppo economico e culturale di Varese.

Jadwiga Mrozowska in abiti di scena, 1901-1914 (Museo Adam Mickiewicz di Varsavia)

Edvige e Giuseppe rivivono nelle fiction create dal liceo Frattini

Come ha spiegato Marco Castiglioni, direttore del museo, «la mostra ricostruisce le atmosfere dei primi decenni del Novecento attraverso immagini, filmati, documenti e libri legati alle imprese dei coniugi Toeplitz e all’abitazione che hanno realizzato con grande cura e passione. I reperti, recuperati grazie a una minuziosa ricerca si devono alla disponibilità del Museo Adam Mickiewicz di Varsavia, dell’Archivio di Stato polacco e della biblioteca Jagiellońska di Cracovia, dell’Archivio storico comunale di Varese, dell’Archivio storico di Banca Intesa e all’apporto di Paolo Musajo Somma, presidente de “La Varese Nascosta” e segretario del Circolo degli Artisti di Varese, e di Sara Fontana dell’Università dell’Insubria. Sempre dell’ateneo varesino, un sentito ringraziamento va ai docenti Antonio Orecchia e Katia Visconti per l’importante supporto scientifico nella ricerca storica.
Un notevole contributo all’arricchimento del percorso si deve all’attrice e sceneggiatrice Anna Di Pasquantonio, ai professori Luca Scarabelli e Andrea Minidio che, con gli studenti della classe quarta F audiovisivo multimediale del liceo artistico Frattini, hanno interpretato, filmato e montato le fiction in cui Edvige e Giuseppe rivivono e si raccontano. Si ringraziano per il grande lavoro di documentazione, ricerca e scrittura: Ileana Trovarelli, Giorgio Giuliani, Beatrice Corbetta, Martina Crugnola e Diego Bianco. Gli oggetti esposti si devono alla disponibilità di Angelo Fioroli di “Retrò Store”, mercatino dell’usato e del vintage di Varese, di Antonello Rota, presidente del “Carosello Storico Tre Leoni” di Somma Lombardo e di Paolo Belloni di “Belloni Cornici Varese”. Si ringrazia infine il Comune, in particolare l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia, sempre attento alla valorizzazione del territorio e Emiliano Bezzon, dirigente capo dell’Area VIII».

Riposo lungo il viaggio, prima spedizione italiana attraverso il Pamir, 1929
museo castiglioni mostra toeplitz – MALPENSA24