L’aria della Champion distrae Juve e Roma, ma non il super Napoli di Ancelotti

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L’atmosfera Champions ha distratto Juve e Roma, ma non il Napoli che sta facendo una stagione di altissimo livello. Forse la vigilia della competizione più bella qualcosa toglie, ma la sconfitta dei giallorossi ha davvero poche attenuanti. Si sono sciolti al primo raggio di sole diventando poltiglia nel secondo tempo. Semplici ha dato lezioni a Di Francesco e alla sua Roma, tanto da non sentire neppure l’inferiorità numerica nell’ultimo quarto d’ora. Complimenti alla Spal (0-2) che ha sbancato l’Olimpico, quasi senza andare in affanno se non nella prima mezzora quando la Roma avrebbe meritato il vantaggio se solo Edin Dzeko avesse vestito gli abiti da “Odino” e non quelli più scalcagnati che ogni tanto tornano di moda. Squadra brutta e svagata al limite della decenza, nella ripresa. Personalità zero e grinta sotto i tacchi. Allenatore e direttore sportivo tornano sull’altalena e l’impressione è che sarà così fino a fine stagione quando Pallotta deciderà cosa fare dei due, sulla base dei risultati.

Distrazione Juve

L’unico sorriso giallorosso arriva da Torino dove la Juve, pareggiando col Genoa (1-1), ha interrotto la serie di successi consecutivi vanificando la possibilità di raggiungere il record della Roma di Garcia delle dieci vittorie di fila a inizio stagione. Juve distratta, poco incisiva, non il solito rullo compressore che divora gli avversari, soprattutto quando si gioca allo Stadium. Eppure i segnali erano stati confortanti visto l’avvio asfissiante della squadra di Allegri. Ronaldo scatenato, difesa impenetrabile, ma poi quando l’attenzione si è abbassata anche il piccolo Genoa di Bessa può ferire. E così è stato. A nulla sono serviti poi gli assalti finali. Il Genoa ha retto meritando, per grinta e abnegazione, il punto. Per la schiacciasassi bianconera solo un incidente di percorso che ci può stare. Il rientro dalle nazionali può aver distratto qualche interprete. Complimenti al Genoa del “pistolero” Piatek che interrompe la sua striscia personale di gol, ma che porta a casa un risultato ottimo da una trasferta da brividi. Roba per pochi eletti.

Napoli scintillante

E poi c’è il super Napoli di Ancelotti. Opinione personale: una grande sorpresa. In tanti lo avevano già dato per “bollito” dopo le ultime non esaltanti esperienze a Monaco di Baviera. E invece il pluridecorato “Carletto” ha forgiato una squadra straordinaria, fondendola nel fuoco e regalandole lucentezza. Un’orchestra meravigliosa che si sta creando sul campo i presupposti per diventare concretamente l’anti Juve. Fino a poche settimane fa affidare questo ruolo a qualcuna delle potenziali avversarie sembrava blasfemia pura e invece piano piano il Napoli di Ancelotti, squadra compatta, ormai esperta, sta sistemando sulla propria giacchetta le medaglie della veterana. Una meraviglia di squadra che sta incantando: un po’ Sarriana, un po’ Ancelottiana. Un mix al momento esplosivo che fa intravedere i prodromi di qualcosa di superbo.

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